CASERTA – È iniziato il conto alla rovescia per il Pranzo della Solidarietà organizzato dall’Associazione Osa di Caserta. Lunedì prossimo, 24 dicembre, presso il Santuario di Sant’Anna, guidato da don Andrea Campanile, alle ore 12:00 (ora di pranzo), verrà imbandita una grande tavolata natalizia che permetterà anche ai meno fortunati e ai più bisognosi di trascorrere un dignitoso Natale.
Il Pranzo della Solidarietà Osa è una tradizione, ormai, per la Città capoluogo, grazie all’ammirevole opera delle centinaia di volontari, tra cui ristoranti e bar.
Per l’occasione saranno presenti anche il Vescovo di Caserta Monsignor Giovanni D’Alise e il Sindaco di Caserta avv. Carlo Marino, i quali siederanno a pranzo con gli ospiti dell’Osa.
L’obiettivo dei tanti Volontari è quello di lanciare un appello inconfondibile alla società civile contemporanea, invitandola al rispetto dell’Uomo, anche al di là del credo religioso e delle condizioni economiche.
Il Pranzo di Natale targato “Osa” mette sempre di più in evidenza che a Caserta la povertà è in aumento, un dato triste confermato proprio dall’affluenza che si verifica ogni anno che passa in questo particolare giorno.
Sono infatti circa 300 persone appartenenti a varie etnie, e di ogni età che prendono parte al pranzo: anziani e bambini, persone senza fissa dimora, gente che vive per strada, negli istituti e tutti quei poveri che vengono sostenuti durante l’anno sempre dai volontari dell’associazione.
Dunque di anno in anno la tavola si è allargata. Settimanalmente i Volontari distribuiscono un pasto ai senza tetto che sono allocati nei pressi della stazione ferroviaria di Caserta. Mensilmente, poi, donano loro un pacco viveri e lo scorso anno è stato allestito un locale per la distribuzione di vestiario e capi di abbigliamento, forniti da commercianti e rivenditori, ai più bisognosi.
Come sempre l’Associazione Osa e il rettorato del Santuario di Sant’Anno tengono a precisare che il Pranzo viene donato da imprenditori privati ed esercenti della ristorazione del casertano. Sottolineano, in oltre, che a gestire circa 200 volontari, molti dei quali giovani, c’è l’organizzazione “Opera Sant’Anna”.
Poiché Natale non è Natale senza un piccolo dono, come di consueto, al termine del pranzo a ciascun commensale sarà donato un piccolo regalo, un pensiero che viene dal cuore di tutti coloro i quali darebbero la vita per donarla agli altri. Sono questi i veri momenti di autentica speranza per la invisibile anima del nostro tormentato tempo.