Casertana , storia d’ amore, passione e qualche errore.

Di Redazione

CASERTA. Dopo l’articolo, pubblicato ieri martedì 22 Gennaio, in cui abbiamo messo in risalto i pochissimi paganti della partita Casertana Rieti ( poco più di 300) è forse giusto fare qualche osservazione in più sulla squadra del Presidente D’Agostino.

Partiamo da un dato di fatto, quasi tutti i calciatori venduti da questa società, ora giocano in squadre che occupano posizioni in classifica più alte della Casertana. Stiamo parlando per esempio di Giannone (Catanzaro), Carlini (Juve Stabia), Taurino e Finizio ( Vibonese) Murolo e Agei ( Carrarese), Mancosu e Idda addirittura giocano in serie B rispettivamente con Lecce e Cosenza. Ultima cessione , in termini di tempo e’ stata quella di Alfageme che aveva giurato fedelta’ alla Casertana ma poi ha risolto il contratto ed e’ approdato all’ Avellino dove ha ritrovato altre due vecchie conoscenze ,Matute e Ciotola che avevano contribuito a portare la Casertana ai play-off negli anni precedenti.

Sia chiaro che a questa Casertana noi auguriamo, da cittadini e tifosi di tornare in Serie B subito, così come tutti ci eravamo prefissi in estate.

Le vittorie nel Calcio però si programmano e arrivano quasi sempre dopo un processo di crescita graduale che una società sportiva dovrebbe strategicamente mettere in atto, tenendo sempre ben stretti i calciatori più bravi e rinforzando di volta in volta la rosa con innesti mirati nei posti giusti, il tutto contornato con un grande allenatore e Direttore Sportivo di categoria (non certo Fontana e Martone).

Questa è stata la politica della Juve Stabia, indiscussa capolista del campionato,e di altre squadre di Lega Pro e non solo, risultate vincenti poi alla fine del Campionato.

Se analizziamo la squadra attuale della Casertana ci accorgiamo che il Presidente D’Agostino invece ,di strategia ne ha messo in atto un’altra, ha praticamente venduto quasi tutti i calciatori che facevano parte della squadra prima del suo arrivo e ha puntato sui nuovi arrivi.

Un gruppo, fra difesa e centrocampo, di calciatori bravi anche se, visto il loro curriculum, poco vincenti. Molti giovani arrivati in prestito, a quanto sembra, pagati in parte dalle squadre di appartenenza vedi Ancura (Lazio), Vacca (Parma), Romano (Napoli), Padovan (Juventus) o come Santoro già promesso alla Fiorentina.

Dove invece la società ha investito tanto è stato sicuramente in attacco e in particolare su tre elementi, D’Angelo, Castaldo e Floro Flores arrivati a Caserta con ingaggi altissimi rispetto alla categoria. Mentre a Castaldo, bisogna riconoscere impegno e la concretezza del bomber di razza, di Floro Flores che dire?

Il nome altisonante del calciatore venduto alla piazza come il “salvatore della patria” rivelatosi fino ad ora uno dei più grossi flop della storia Rossoblù.

Quest’ultimo ha contribuito infatti di più (grazie al suo passato in categorie importanti) a far vendere abbonamenti (un migliaio circa) che sul campo, quando ha giocato (non tanto, visto i frequenti infortuni) è apparso svogliato e senza stimoli.

Insomma forse questa squadra non ha proprio fallito ma sta semplicemente tenendo fede a ciò che di fatto è, una squadra più di apparenza che di concretezza. Ci ricorda il Napoli di tanti anni fa: comprava il Savoldi di turno per entusiasmare la piazza ma poi non avendo altri calciatori all’altezza risultava sempre perdente. Solo l’arrivo di Allodi e Moggi portaro’una programmazione e due scudetti.

Non ce ne voglia il Presidente D’Agostino al quale riconosciamo una sanguigna passione oltre che notevoli sforzi economici, ma è pur sempre il Presidente di una società gloriosa come la Casertana, vedi i piccoli ma numerosi sponsor, i contributi federali, i circa 1000 abbonamenti venduti e l’entusiasmo delle prime partite quando tutti credevano che questo campionato la Casertana l’avrebbe vinto facilmente.

Ultima, ma non certo per importanza, osservazione: il manto erboso dello stadio Pinto è apparso nelle ultime partite in condizioni pietose, a quanto sembra la manutenzione dovrebbe essere a carico della società. Se così fosse Presidente provveda, forse Flores non riesce ad esprimere le sue indiscusse capacità tecniche semplicemente per questo.