Castel Volturno – Ispettorato del Lavoro e Caritas Italiana firmano protocollo contro sfruttamento del lavoro

La firma del protocollo venerdì 13 dicembre 2019, alle ore 10:00, presso il Centro Fernandes di Castel Volturno, al termine del Convegno sul tema

CASTEL VOLTURNO – L’Ispettorato interregionale del lavoro del Sud Italia e Caritas Italiana, firmano, venerdì 13 dicembre 2019, presso il Centro Fernandes nel Comune di Castel Volturno, un Protocollo di stretta collaborazione finalizzata al contrasto dello sfruttamento lavorativo e dell’intermediazione illecita, fenomeno altrimenti noto come “caporalato”.

L’idea del protocollo nasce dalla collaborazione di anni tra le due istituzioni, già cofirmatarie a livello locale del Protocollo di materia redatto e siglato nel 2016 presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Lo scopo di questo nuovo protocollo è creare una sinergia tra i presidi Caritas di tutto il Sud Italia che si occupano dell’assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo e gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, soprattutto nelle principali Regioni in cui il fenomeno del caporalato sembra essere da sempre più radicato. “Spesso stiamo parlando delle stesse persone. Un bracciante del Ghana che oggi si trova qui, a Castel Volturno, ma che tra poche settimana si troverà a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, a raccogliere le arance. Ed è lo stesso che poi, a fine stagione, si recherà nel foggiano per la stagione dei pomodori.

Il fenomeno dello sfruttamento è ben organizzato e sa come provvedere a spostamenti e alloggi temporanei di questi disperati disposti a giornate di lavoro interminabili per 2 euro all’ora. Quindi, non possiamo essere di meno. La lotta allo sfruttamento deve essere coordinata in maniera interregionale, deve creare una rete efficace, capace di incrementare l’emersione dei casi e la tutela delle vittime” (G.C., Responsabile Regionale Progetto Presidio). Un protocollo storico, un precedente importante a livello nazionale, che vuole divenire l’inizio di qualcosa che potrebbe e dovrebbe estendersi in tutta Italia.

L’atto, oltre ha sancire una collaborazione stretta e a lungo termine tra le due istituzioni, impone anche un confronto trimestrale tra i vari Ispettorati Regionali e gli esponenti delle Caritas che in loco, nelle varie ragioni, condividono sul campo le odissee lavorative dei braccianti agricoli. Gli incontri saranno finalizzati al confronto delle problematiche emergenti dai vari territori, confronto sui casi riscontrati, scambio di buone prassi. E infine, alla messa in atto di iniziative innovative per la prevenzione. La prima, già in elaborazione, prevede una campagna “social” destinata agli stessi stranieri: video informativi in varie lingue straniere, di leggera condivisione tramite le più usate app tra gli immigrati, come Messanger, Facebook o Whatapp.

I temi dei video spaziano dai basilari della normativa sul lavoro, fino a spiegare cosa sia il CNL, o come comportarsi in caso d’Ispezione sul luogo di Lavoro. Spesso infatti i migranti lavorano in un clima di paura e minacce, e viene detto loro che in caso di controlli devono assolutamente scappare, o se non ce la fanno, dichiarare che è il loro primo giorno. Ovviamente ci si approfitta della vulnerabilità economica ed amministrativa del soggetto, che magari non ha il permesso di soggiorno, nonché della sua mancanza di conoscenza della legge. Il migrante ignora che in caso di conclamato caso di sfruttamento può avere diritto ad un immediato rilascio di permesso di soggiorno. O che se il datore di lavoro si rifiuta di regolarizzare la sua posizione lavorativa, in seguito ad un controllo, l’azienda è obbligata a provvedere con immediati contratti di lavoro, oltre che al pagamento di tutti gli arretrati contributi e retributivi.

Insomma, la conoscenza e la comprensione diffusa della normativa e del ruolo chiave degli Ispettorati del Lavoro come primo passo verso l’emersione del fenomeno e del suo contrasto. La sigla del Protocollo avverrà, come detto, venerdì 13 dicembre 2019, alle ore 10:00, presso il Centro Fernandes di Castel Volturno, al termine del Convegno sul tema, a cui parteciperanno tra i relatori il Capo Procuratore di Santa Maria Capua Vetere, la dott.ssa Maria Antonietta TRONCONE, il Direttore dell’Ispettorato Interregionale di Napoli, il dott. Renato PINGUE, la responsabile dell’Ufficio Legale di Caritas Italiana, l’avv. Caterina BOCA e molti altri.

Al termine del convegno, e della firma del Protocollo, si terrà un buffet inter-etnico realizzato dagli stessi immigrati di Castel Volturno e l’esposizione della prima mostra fotografica di auto-narrazione realizzata dagli stessi immigrati vittime di sfruttamento lavorativo: “STORIE: fotogrammi di clandestinità dai bassifondi delle nostre STORIE”