L’ASD Team Boxic di Maddaloni sposa una nuova causa

L’ASD Team Boxic di Clemente Di Crescenzo, pur essendo nata in ambito sportivo, ha sempre sostenuto anche cause di tipo sociale, intervenendo sul territorio e anche fuori su tematiche riguardanti vari tipi di discriminazione e debolezze. Da qualche tempo, insieme all’associazione CDS Ama di Maddaloni si sta interessando ad un tema sociale tanto attuale quanto apparentemente poco noto, relativo alla bifobia e alla transfobia. Siamo chiaramente sempre nel campo dei diritti, diritti negati, talvolta considerati addirittura crimini. Una mentalità che è doveroso contrastare per un mondo più equo e più giusto.

Per capire meglio di cosa si tratti vi riportiamo una testimonianza che abbiamo estrapolato proprio dalla redazione di CDS Ama pubblicata pochi giorni fa sul sito www.wequal.it in occasione della giornata  internazionale contro l’omo-bi-transfobia che ricade il 17 maggio:

“È frequente sentir parlare di omofobia; molto di rado, invece, di bi-fobia e transfobia. Si cerca di racchiudere nella parola e concetto di omofobia non soltanto le discriminazioni e violenze fisico-psicologiche nei confronti degli omosessuali, ma anche quella nei confronti delle persone bisessuali e transessuali. Non è corretto tutto ciò,poiché La bifobia e la transfobia esistono e talvolta tali discriminazioni sono mosse all’ interno della stessa comunità omosessuale.

Molti cercano di etichettare le persone bisessuali come: confuse, anormali, abominevoli, sbagliate, malate; si cerca di dirle che è solo un periodo passeggero, che devono riprendere la retta via ferendole e soprattutto minando al loro io.

No, non è un periodo, non è confusione, non è anormale o contro natura. La bisessualità è amore come l’eterosessualità e l’omosessualità senza distinzioni.

Ancora più discriminata è invece la comunità transessuale che vede giorno dopo giorno annullare sempre più i loro diritti. È costretta a subir ogni tipo di violenza psicologica e non solo, discriminata anche sul luogo di lavoro. Molte donne transessuali ma anche molti uomini transessuali sono costretti alla prostituzione,poiché in un mondo retrogrado, maschilista e fobico come il nostro, vengono negati quei stessi diritti proclamati dalla costituzione come quello del lavoro.

Queste sono fobie che unite ad altre sono la vera piaga dell’umanità. Basti pensare che in molti paesi l’omosessualità, la bisessualità e la transessualità sono vietati, considerati un crimine e malattie mentali. Esistono ancora oggi, nonostante delle leggi che le violino, delle terapie di conversione dove si cerca di curare ciò che è in realtà naturale; l’amore.

In molti paesi come Cecenia esistono dei campi di concentramento per le persone omo-bi-transessuali; tutto ciò si consuma nel silenzio e la cecità del resto del popolo.
Tutto questo lede la dignità ed i diritti umani; nonostante ciò, ancora oggi non vi è alcuna legge in Italia dove queste violenze e discriminazioni si tramutino in reato. Per tal motivo molte persone sono costrette a subire in silenzio.”