Comunicato Stampa 17/06/2021
SPOLETO. Nuova udienza per il processo per la morte di Nikola Duka, il
21enne scomparso il 14 marzo del 2019 in un incidente stradale avvenuto
all’interno della galleria collante tra Forza di Cerro e Sant’Anatolia
di Narco (SS 685). Il giovane, stando a quanto si apprende dalle prime
ricostruzioni ancora in fase di accertamento definitivo, era alla guida
della sua Lancia Y quando fu travolto da una vettura proveniente dalla
corsia opposta. Il conducente di quest’ultima è indagato per omicidio
stradale.
Nella mattinata di mercoledì 16 giugno, ha avuto luogo l’udienza presso
il tribunale di Spoleto, al cospetto del giudice monocratico, Dott.ssa
Silvia Testa, e della giudice Federica Fortunati. Il GUP ha analizzato
ed accolto le tesi del PM Federica Filippi, rispingendo le richieste di
rito abbreviato e di patteggiamento a quattro anni avanzate dalla difesa
dell’imputato. Dopo un ritiro di riflessione, è stato reso noto il
rinvio al 16 giugno del 2022, innanzi al Giudice Maria Silvia Festa.
All’udienza, in rappresentanza legale dell’A.I.F.V.S. ODV, ha preso
parte l’avvocato Walter Rapattoni.
La mamma “coraggio” di Nikola Duka, Rezana Rrapaj, ha affermato: “Aver
ascoltato il giudice rigettare, sotto proposta del PM, le richieste
della difesa di chi ucciso mio figlio, è prova di grande sensibilità.
Finalmente assistiamo, nei tribunali, ad un atto di rispetto nei
confronti delle vittime della strada. Il cammino è ancora lunga, dato
che è necessario attendere un anno per la prima udienza, ma ringraziamo
vivamente chi ha dimostrato vicinanza, in primis l’A.I.F.V.S. ODV con
l’avvocato Rapattoni. Oggi è stato fatto un passo importante e non
bisogna perdere la speranza”.
Fiero il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della
Strada ODV, Alberto Pallotti: “La nostra presenza si dimostra, ancora
una volta, fondamentale nella logica dei processi dove ci costituiamo
parte civile. Combattiamo in sintonia con le famiglie ed i risultati
sono sotto gli occhi di tutti. Il respingimento dei riti alternativi da
parte del Giudice, significa che stiamo affrontando un processo serio,
dove la ricerca della verità non sarà superficiale. Prepariamoci per una
battaglia che sarà impegnativa e lunga. La mia vicinanza a Rezana,
guerriera inesauribile che si sta battendo sul suo territorio per
evitare che eventi come quello che ha visto coinvolto il figlio, non
abbiano più luogo. Ho avuto il grande onore di essere stato definito
come uno dei padri della legge sull’omicidio stradale (insieme ad altre
associazioni di settore) e dobbiamo fare in modo che tale istituzione,
che ci pone all’avanguardia rispetto a tutto il mondo, venga davvero
applicata in modo serio e puntuale: ciò non è affatto scontato.
Giustizia per Nikola”.