La musica è il racconto della Terra, nell’ultimo libro di Lello Traisci.

“Suoni e Ritmi della Terra” è il nuovo libro - recentemente dato alle stampe per l'editore Passerino - di Lello Traisci, autore, compositore e cantore della musica tradizionale campana

Suoni e Ritmi della Terra” è il nuovo libro – recentemente dato alle stampe per l’editore Passerino – di Lello Traisci, autore, compositore e cantore della musica tradizionale campana, in particolare quella proveniente dal basso Volturno.

L’autore, partendo dalla convinzione che la storia della musica è storia dei popoli che la producono, ha deciso di intraprendere approfondite ricerche sull’origine e l’evoluzione di ben 35 strumenti musicali etnici di tutto il mondo, snodando il racconto attraverso storie, personaggi, leggende e itinerari geografici in cui sono stati protagonisti.

Tale percorso era già iniziato, per il compositore etnomusicologo, nel precedente libro “Il canto del fiume della mia amata Terra di Lavoro” – sempre pubblicato da Passerino Editore – in cui si delineava il processo evolutivo della musica popolare generata in Terra Felix.

“La musica popolare ha da sempre avuto una notevole importanza nella vita storico-sociale del nostro territorio, da tempi remoti grazie ai canti dei lavoratori siamo riusciti a conservare tradizioni, storia e notizie di una quotidianità ormai lontana e spesso non più menzionata. Il nostro territorio è ricco di un notevole repertorio musico-popolare che va da tempi lontani e che ci ha tramandato le grandi opere degli uomini e donne che si adoperavano in Terra di Lavoro ed in altri luoghi. Grazie ad alcuni musicisti, storici, scrittori e ricercatori siamo riusciti a reperire conservare dei canti che gli anziani ci hanno saputo conservare e tramandare oralmente, come vere e proprie “Biblioteche viventi.” – ci spiega Traisci stesso.

“Suoni e Ritmi della Terra” vanta la prefazione di Marcello Colasurdo, grande interprete della canzone tradizionale vesuviana e prezioso amico di Lello, venuto a mancare pochi mesi fa.

A lui Lello Traisci ha dedicato il brano “’Na Tammurriata pe’ Marcello”, affinché il suo nome non sia dimenticato. Tale canzone è stata inserita nella pagina ufficiale dell’UNESCO in occasione delle iniziative per il decennale delle lingue autoctone.

 

Il testo si può trovare su tutte le maggiori piattaforme on line per la vendita dei libri. Il prezzo è irrisorio, perché all’autore ciò che più sta a cuore è la valorizzazione e diffusione della musica, nonché dell’idioma del territorio a cui appartiene.

Lello Traisci ad oggi risulta l’unico artista al mondo che si autoproduce e dona in omaggio i suoi cd per far sì che la cultura musicale etnopopolare non venga persa.

Meritevoli di menzione sono due sue opere musicali: “A Tammurriata do Volturno” e “’Na Storia Vera”, due piccoli capolavori di cultura popolare e verità storica.

 

Conosciamo l’autore

Lello Traisci nasce a Napoli nel quartiere Soccavo nel 1971. Appassionato di musica ed in special modo del genere etnofolk, nel 1995 il V° anno si diploma in chitarra classica al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Nel 1990 consegue anche la maturità come perito agrario. In seguito prende l’attestato di secondo livello come animatore di comunità, confermandosi l’allievo più meritevole del biennio; conseguentemente inizia a lavorare nel terzo settore, assumendo nel tempo un’ottima preparazione e professionalità. Attraverso la sua musica si impegna nell’aiuto alle classi sociali più povere e ai deboli.