Importante novità sulla morte della neonata di Acerra: rinvenuto tra i rifiuti il pigiamino insaguinato

-ACERRA, Il Tgr Campania ha reso noto che la polizia ha ritrovato il pigiamino insanguinato della piccola Giulia Loffredo, in un sacchetto dell’ immondizia, giusto in tempo, prima che finisse in una discarica. Dunque un nuovo scenario, che non fa che aumentare gli innumerevoli interrogativi che già ci ponevamo sul caso. Secondo la ricostruzione, la bimba sarebbe stata prima cambiata e poi portata al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori. Altro aspetto incongruente sarebbe quello della presunta rottura del collo di Giulia, che ne avrebbe causato il decesso, cosa che andrebbe a contrastare il fatto che la piccola, giunta in clinica, sarebbe stata ancora viva. Sarà il risultato dell’autopsia a sciogliere i nodi, oltre all’esame sulle feci dei due cani. La domanda che però tutti noi ci stiamo ponendo è: ammettiamo che effettivamente il nostro pitbull abbia aggredito e ucciso nostra figlia, perchè cambiare versione dell’accaduto più volte? Cosa più inquietante: chi si preoccuperebbe di ripulire l’appartamento per eliminare quella “pozza di sangue” (così descritta da Vincenzo Loffredo), ma soprattutto il fatto più innaturale e assurdo è: se ho mia figlia che mi sta morendo tra le braccia, le cambio il pigiamino prima di portarla al pronto soccorso? Si tratta di avere i minuti contati, e la clinica registra l’ingresso solo a mezzanotte e mezza più o meno, ragion per cui, si parla di un buco di circa 40 minuti, in quanto, l’uomo avrebbe fatto una telefonata per avvisare della tragedia prima della mezzanotte, ma l’arrivo in clinica, che ricordiamo essere distante solo 300 metri, viene registrato alle 00.26, con la bambina che, rispetto a quanto affermato, sarebbe stata già in arresto cardiaco da almeno 30 minuti. Ragion per cui, se tutto fosse stato frutto di una disgrazia “causata” dal cane, perchè fare tutto questo? Perchè procedere con un occultamento di prove che solo il vero e unico responsabile farebbe? Il veterinario, come avevamo già detto nel precedente articolo, ha parlato di Tyson come di un cane tranquillo, malleabile. Allora, come sono andate effettivamente le cose? Ad oggi, l’opinione pubblica si divide tra chi, partendo già da un odio conclamato verso i pitbull, accusa Tyson e lo dipinge come mostro, e chi, invece, ragionando su tutti i punti oscuri e sconcertanti, pensa che quel cane volesse solo risollevare da terra una neonata caduta, che non era sotto la sorveglianza del padre, strafatto di hashish, e che il pitbull, non avesse altro modo di agire se non con la bocca, con la sua forza, da qui i morsi ecc. Peccato che i cani non possano parlare e che per l’essere umano sia facile incolpare chi non può difendersi.