Maddaloni – Nella città di Maddaloni è nato più di anno fa un progetto messo in piedi da cittadini, associazioni e dai Road Runners di Maddaloni, dal titolo “ Passi nella memoria”, un percorso di trekking urbano che attraversa la parte più antica della città, quella collinare. Questa parte della città, la più antica, grazie a questo straordinario progetto che coniuga storia, civismo, sport e cultura, animata dall’impegno di tanti, coadiuvati dal dott Stefano Piccolo e dea presidente dei RRM Michele Campolattano, sta riqualificando il borgo dei Formali con opere artistiche realizzate da artisti maddalonesi.
Tanto volontariato, sponsor che supportano l’idea in modo concreto e mese dopo mese abbiamo visto spuntare sui muri di questo borgo meravigliose opere d’arte pregne di significato, cha accompagneranno le passeggiate di cittadini e turisti nella scoperta della Maddaloni più vera e più antica.
L’ANFI di Maddaloni non poteva e non voleva mancare a questo appuntamento con le bellezze della sua città e grazie al socio Luigi Santonastaso ha donato la sua opera d’arte per questo progetto.
L’opera di Santonastaso è un omaggio ad una grandissima artista maddalonese recentemente scomparsa, una donna che con la sua voce che ha incantato generazioni, che ha ricevuto riconoscimenti di spessore ed era ammirata dalle sue colleghe in primis la stessa Mina. L’ opera di Luigi Santonastaso raffigura infatti una finestra che si apre su uno dei vicoletti del borgo e, affacciata alla finestra, c’è Giulietta Sacco, l’ Amalia Rodrigues della canzone napoletana, che a tre anni dalla sua dipartita terrena, torna a vivere attraverso questa rappresentazione che la riproduce fedelmente, quasi da renderla reale.
Sorride Giulietta mentre osserva dalla finestra la sua città, e davanti a lei, sul davanzale, un vaso contenente delle ginestre in fiore. La ginestra, fiore simbolo della nostra collina, ai piedi della quale giace questo borgo, fiore amato da Leopardi che le dedicò una lirica tra le più note, fiore simbolo di resistenza, di forza e di vita, è il fiore cantato da Giulietta in una delle sue canzoni più famose “Profumo di ginestre” del 1977.
Profumo di ginestre/Profumo di ginestre avevo in te/Ed ora sono qui/Racchiusa tutta in me/E guardo tanta gente sorridente/Intorno a me/Nella malinconia/Di questa via/Ma se tornassi tu, amore mio/Ritornerebbe il sole a il a illuminare//Il mondo mio che stringi fra le mani/Quel mondo mio che resti sempre tu…
Così cantava Giulietta quasi 50 anni orsono, ed oggi queste parole suonano come una dedica d’amore alla città da parte di Luigi Santonastaso e dell’ANFI, un contributo importante e carico di significato per i “Passi nella memoria”.
L’inaugurazione dell’opera è avvenuta nella giornata dell’otto marzo, giornata internazionale per i diritti delle donne, a sottolineare il ruolo delle donne nella società maddalonese e il loro impegno nelle varie arti, ieri, oggi e domani. E Giulietta, simbolo, musa e voce, da oggi sarà lì a ricordarlo a tutti coloro che la potranno ammirare per sempre e fermarsi un attimo per respirare quel profumo che solo le ginestre hanno.