Dio parla in rime napoletane

La Genesi riscritta in rime napoletane

La Genesi riscritta in rime napoletane

Martedì 25 marzo 2025 alle 17:00, l’arcivescovo emerito di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, presenterà il poemetto “Quanno Dio facette ‘o munno, ‘a storia ‘e Adammo e Eva e d”a cacciata r”o Paraviso” presso la Sala Capitolare del Santuario di Madonna dell’Arco, a Sant’Anastasia. Il testo è opera del giornalista e scrittore Carlo Avvisati ed è stata pubblicata da Francesco D’Amato.

L’opera poetica rielabora la Genesi, proponendo una riflessione su temi universali legati alla creazione, alla colpa e alla fede, sotto la lente lessicografica della lingua napoletana.

I versi del poemetto, che si sviluppano in quartine e sestine, sono briosi, carnali, rappresentativi, dettagliati, mesti, evocativi nel richiamo a tutta la tradizione popolare napoletana

Il Dio di Avvisati non è “l’Ente supremo che tutto vede, considera e perdona, ma che chiacchere un se n’ammocca”, di eduardiana memoria, bensì è più simile ad un dio greco, umanizzato ancor di più dalla lingua napoletana. È un dio che soffre di solitudine e per questo crea l’uomo. È un dio che per delusione caccia i progenitori dall’Eden.

Al termine della presentazione, che sarà moderata dalla giornalista Maddalena Venuso, il cardinale Sepe officerà una Santa Messa nel Santuario in occasione della solennità dell’Annunciazione.