Si apre uno spiraglio di speranza per i lavoratori della Jabil di Marcianise, a seguito dell’intervento del Presidente Giuseppe Conte ai cancelli dello stabilimento marcianisano, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, ha dato disposizione di convocare un’ulteriore riunione del tavolo Jabil, per compiere un ultimo tentativo di risoluzione della crisi dopo le fumate nere delle riunioni precedenti al fine di scongiurare il licenziamento collettivo avviato dalla multinazionale americana. E stato convocato per il 16 aprile prossimo, un tavolo per continuare la discussione sulla vertenza Jabil. I 408 lavoratori dipendenti della Jabil di Marcianise, continuano però a chiedere che il sito produttivo resti sul territorio casertano e non accettano che si cessi la produzione nello stabilimento di Marcianise. In una nota delle RSU i lavoratori chiedono a gran voce, che al tavolo tecnico proposto dal ministero per il 16 aprile, possano sedere le istituzioni della Campania a cominciare dal Presidente De Luca, che nel corso dell’assemblea di Confindustria Caserta, del 25 marzo scorso, dichiarò: “sulla Jabil abbiamo un impegno a tempo pieno con l’assessore alle attività produttive Marchiello, la situazione non è facile ma dipende molto dall’orientamento che darà il ministero”. Ovviamente la RSU si auspica anche l’intervento di altri politici per completare l’arco costituzionale, in quanto la questione non appartiene ad un dato colore politico-elettorale, ma piuttosto riguarda un’economia locale in pericolo e centinaia di famiglie che rischiano di perdere una fonte certa di reddito. In attesa della nuova convocazione, i lavoratori restano mobilitati, purtroppo sotto il pericolo che da un momento all’altro la spada di Damocle del licenziamento, si possa abbattere sul loro capo sotto forma di una lettera che faccia capolino nella cassetta della posta, laddove sarebbe stato auspicabile restare in attesa di una lettera di auguri pasquali.