Incendi nel cuore dell’Australia e gli effetti periferici del tifone Doksuri si fanno sentire. Le ultime due settimane di luglio 2023 hanno visto l’Oceania colpita da fenomeni naturali intensi e distruttivi. Un monito chiaro della natura che c’invita a riflettere sulla fragilità climatica della regione.
Nel panorama globale del cambiamento climatico, l’Oceania si conferma ancora una volta tra le aree più esposte e vulnerabili. La seconda metà di luglio 2023 ha visto susseguirsi eventi estremi che, pur geograficamente distribuiti, hanno avuto impatti significativi e spesso drammatici.
Australia – fiamme nel Territorio del Nord
In Australia, il mese di luglio si è concluso con numerosi incendi attivi nel Territorio del Nord, alimentati da condizioni atmosferiche particolarmente secche e da venti caldi. Le autorità locali, coadiuvate dal governo federale, sono intervenute per contenere i roghi che hanno minacciato aree abitate, attività agricole e riserve naturali. L’intensità degli incendi ha richiesto l’impiego di risorse straordinarie, anche se, fortunatamente, non si sono registrate vittime.
Oceano Pacifico sud occidentale – i primi effetti del tifone Doksuri
Il tifone Doksuri, formatosi nel Pacifico occidentale e diretto verso Taiwan e la Cina, ha influenzato marginalmente anche l’area oceanica. Pur non colpendo direttamente le isole dell’Oceania, il sistema ha generato condizioni meteo anomale in alcune aree del Pacifico sud-occidentale, con venti intensi e mareggiate. Eventi che, per quanto meno distruttivi rispetto ad altri contesti asiatici, hanno sollevato l’allarme su una stagione ciclonica più precoce e potenzialmente più intensa.
Isole del Pacifico – crisi silenziosa e continua
Oltre agli eventi acuti, le isole minori del Pacifico — in particolare Tuvalu, Kiribati e le Marshall — hanno continuato a sperimentare fenomeni legati all’innalzamento del livello del mare e all’acidificazione delle acque oceaniche. Queste dinamiche, apparentemente lente ma persistenti, aggravano le difficoltà delle popolazioni locali in termini di accesso all’acqua dolce, sicurezza alimentare e difesa delle coste.
Uno scenario da non ignorare
Sebbene i riflettori internazionali siano stati puntati soprattutto su altri eventi globali, quanto accaduto in Oceania tra il 15 e il 30 luglio 2023 dimostra l’urgenza di azioni coordinate per mitigare e gestire gli effetti della crisi climatica. L’apparente distanza geografica non può più essere una giustificazione: ciò che colpisce l’Oceania oggi, può riguardare il mondo intero domani.