Martedì 3 giugno alle 18,30 presso la Pro Loco al Quartiere Trattoria n. 1 di San Leucio a Caserta ci sarà un incontro sugli Atti della giornata di studio del 18 aprile 2024 “Le leggi per il buon governo della popolazione di San Leucio” a cura di Paolo Franzese. Interverranno il Prof. Silvio de Majo (Istituto campano per la storia della Resistenza, dell’antifascismo e dell’età contemporanea Vera Lombardi) e la prof.ssa Maria Carmela Schisani (Università degli studi “Federico II”).
Il passare del tempo non ha ridotto il fascino che i princìpi fondanti delle leggi leuciane esercitano sulla fantasia e sull’immaginazione di chi ne ha apprezzato il senso. Le «leggi da osservarsi dagli abitanti di S. Leucio», emanate da Ferdinando IV di Borbone nel 1789, «più in forma d’istruzione di un padre a’ suoi figli, che come comandi di un legislatore a’ suoi sudditi», sono a fondamento di un radicato mito di quell’atto fondativo del fortunato sito proto-industriale, giunto, sia pure in forme molto distanti da quelle delle origini, fin quasi ai nostri giorni. Ricollocare quei precetti reali nel contesto storico in cui sono stati concepiti e pubblicati è stato l’obiettivo del convegno tenuto a S. Leucio nell’aprile del 2024, di cui ora si presentano gli atti. Prescindendo quindi dal riconosciuto fascino di un documento che diede vita, nell’ambito di un regno fortemente segnato da contraddizioni e da problemi irrisolti, a una fortunata e felice comunità di operai serici, i risultati delle ricerche esposti nel volume Il convegno, svolto il 18 aprile 2024 nei suggestivi locali del Belvedere di San Leucio, ha costituito un’occasione per riprendere l’esame delle Leggi per il buon governo della popolazione di San Leucio, che Ferdinando IV pubblicò per la prima volta nel mese di gennaio del 1789, con lo scopo di dettare le regole, rispettando le quali quella comunità avrebbe potuto vivere operosa, ordinata e felice. ora nuovi preziosi elementi di riflessione sul significato e sui fondamenti giuridici e culturali di quel corpo normativo, stretto fra la conclusione dell’intensa stagione del riformismo illuministico e del paternalismo dei sovrani assoluti quella dell’età della rivoluzione, che, ponendo fine all’antico regime, avrebbe dato una svolta radicale alla storia europea.