L’INFERMIERE DI COMUNITÀ, PROGETTO AL PALO TRA I PIANI DEL PNRR

L’Infermiere di Comunità: Pilastro della Sanità Territoriale secondo il DM 77/2022
Sostenere il malato approfittando delle grandi occasioni fornite dal Pnrr, tra cui la figura dell’infermiere di comunità.
In questo nuovo ruolo, l’infermiere è un professionista sanitario che opera in autonomia sul territorio, all’interno delle Case della Comunità o direttamente nel domicilio del paziente, con l’obiettivo di prevenire, assistere e educare. Diventa un punto di riferimento continuativo per la salute del cittadino, e lavora in stretta sinergia con il medico di medicina generale, gli assistenti sociali e le altre figure coinvolte nell’assistenza. Ma se sulla carta il progetto c’è, di fatto non decolla. A sottolinearlo è Gennaro Mona, presidente dell’ordine degli infermieri di Caserta, che afferma: “La figura dell’infermiere di comunità per sua stessa natura cultuale porta a superare il concetto tradizionale di ‘cura solo in risposta alla malattia’ Promuove una relazione di prossimità, costruita sulla fiducia, la conoscenza del contesto sociale e familiare, e una presa in carico globale. È il simbolo di una sanità che esce dagli ospedali e entra nelle famiglie, puntando su prevenzione, educazione e autodeterminazione”.
Per ricoprire efficacemente questo è necessario che quanto previsto dal PNRR sia concretamente attuato nella realtà, a cominciare dal rispetto della dotazione standard di ogni distretto di infermieri specificata in almeno 1 Infermiere di Famiglia e Comunità ogni 2.500 abitanti. Gennaro Mona conclude sottolineando la necessità di realizzare i tre obiettivi principali del DM 77 del 2022: portare i servizi vicino al cittadino superando la frammentazione tra sanitario e sociale, garantire continuità, personalizzazione e partecipazione del paziente nel proprio percorso di cura.