Animo da pirata e cuore da signore. Ciao Paquale

Un altro colpo ad effetto. Ma questa volta purtroppo è l’ultimo. I suoi silenzi non erano mai vuoti. Annunciavano sempre qualcosa,e anche nel momento dell’addio, ha saputo restare fedele a sé stesso.Chi lo conosceva davvero lo sapeva bene: era una di quelle persone che non lasciavano indifferenti. O lo si amava o lo si odiava.
Non esistevano mezze misure. Sapeva far arrabbiare, ma altrettanto sapeva accendere riflessioni profonde.
Non era facile stargli vicino, ma quando accoglieva qualcuno, lo faceva senza maschere. Con quella generosità ruvida, istintiva,che arrivava dritta, senza filtri.

Era capace di raccogliere chi era caduto, di scuoterlo,di pretendere un ritorno dello stesso valore:non per egoismo, ma per coerenza. Perché dava molto, e chiedeva molto.
Anche il suo commiato è stato un gesto carico di senso, un’uscita di scena in pieno stile: forte, improvvisa, vera.

Chi gli ha voluto bene lo sa:si può essere arrabbiati con lui e allo stesso tempo riconoscerne il valore.
Lo si può ricordare con un abbraccio stretto e sincero,anche se fatto di parole e silenzi.Perché, anche nella sua instabilità, c’era una verità che pochi sanno reggere.
E quella verità, oggi, lascia un vuotoche solo il tempo potrà contenere.E mai potrà colmare.

Pasquale Giordano, a soli 64 anni, ha lasciato per sempre la vita terrena. Ha lottato come era nel suo stile, con la forza e la determinazione che gli erano proprie, contro un male che in poco tempo non gli ha lasciato scampo. Pasquale era conosciutissimo nella sua città, Maddaloni, per il suo lavoro di impresario e le sue innumerevoli attività nel mondo dello spettacolo. Il suo lavoro lo avevo portato ad avere contatti con personaggi illustri come Mara Venier e Beppe Convertini, giusto per citarne alcuni.
Tanti gli eventi che nel corso degli anni ha organizzato. Val la pena ricordare le varie Notte Rosa, l’illustre maddalonese, la festa patronale a Maddaloni per San Michele a cui era devotissimo, la Sposa nel tempo e tanti ma davvero tanti altri. La sua presenza era sempre garanzia di successo di pubblico. Lascia un grande vuoto nella sua famiglia, i fratelli, quattro figli, la nipotina e tutti coloro che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.

Questo articolo non vuole essere un necrologio ma una testimonianza ed un ricordo di Pasquale, vero, reale, sincero, con il cuore e tra le lacrime.
“Ciao Pasquale, amico, fratello, compagno di avventure. Ti porterò sempre nel mio cuore e ogni volta che salirò su un palco, guardando in alto so che tu mi starai sorridendo orgoglioso di me. ” NdR