Giovani ricercatori italiani, secondo quanto riporta ANSA, hanno vinto l’IgNobel 2025 per la fisica .
Il premio è una parodia del Nobel, viene attribuito per studi non esattamente ortodossi ed è andato a otto ricercatori: Davide Revignas e Daniel Maria Busiello dell’Università di Padova, Giacomo Bartolucci dell’Università di Barcellona, Fabrizio Olmeda dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Austria, Matteo Ciarchi, Ivan Di Terlizzi, Vincenzo Maria Schimmenti e Alberto Corticelli dell’Istituto Max Planck di Dresda. Il motivo? Gli otto hanno realizzato la ricetta per la cacio e pepe senza grumi. Il tipico piatto romano, così, è diventato oggetto di studio, pubblicato addirittura su una seria e reale rivista scientifica internazionale: Physics of Fluids.
Gli altri premi:
L’IgNobel per la letteratura se lo è aggiudicato il medico statunitense William B. Bean (ora defunto) che ha avuto la costanza di monitorare per ben 35 anni la crescita dell’unghia del suo pollice.
Il premio per la psicologia è stato assegnato a un team di ricercatori di Australia, Polonia e Canada. Essi hanno dimostrato il cambiamento del livello di narcisismo alla ricezione di complimenti riguardanti l’intelligenza.
Biologia: il premio porta la bandiera del Sol Levante. Ricercatori giapponesi, infatti, hanno colorato mucche con strisce simili a quelle delle zebre, per studiarne la repellenza a punture d’insetti.
La chimica, invece, ha visto sul podio ricercatori statunitensi e israeliani che si sono impegnati a studiare le proprietà sazianti del teflon, se ingerito. Sì, proprio il teflon, il materiale plastico usato per rivestire le pentole antiaderenti.
Infine, il premio per la pace è stato attribuito a un gruppo di ricercatori tedeschi, inglesi e olandesi: sono riusciti a dimostrare come l’alcol talvolta migliori le capacità di parlare lingue straniere.
Ce n’è decisamente per tutti i gusti: studenti di tutto il mondo, unitevi. Siete solo geni incompresi.