La mattinata del 27 Settembre si è aperta presso l’Eremo dello Spirito Santo alle ore 10.30 con la presentazione del Docufilm “I segreti dei Luoghi Perduti” prodotto dalla Banca Monte Pruno in collaborazione con DLIVEMEDIA. Sono intervenuti il Sindaco Francesco Morra, il Consigliere Provinciale Michele Albanese, il Presidente Banca Monte Pruno, il Docente dell’Università degli Studi di Salerno Domenico Apicella, il Direttore DLIVEMEDIA Roberto Vargiu. L’incontro è stato Moderato da Francesco Della Calce molto conosciuto come Critico e Giornalista Cinematografico. A seguire il secondo Panel con “Voci”, documentario con la regia di Marcello Sannino a cura di CPIA di Salerno, “Paulo Freire” – Cinema e Immagini per la scuola con Maria Montuori e la conduzione della Giornalista Monica Di Mauro. Ancora altri tre Panel, di questi, il primo è riservato all’Attore e Regista, Giorgio Pasotti che ci ha parlato degli aspetti creativi del processo cinematografico. La sua grande esperienza trasversale tra cinema e teatro, ci ha regalato un “viaggio” davvero intenso tra i suoi lavori in ambito artistico. Un passaggio importante è stato fatto con il suo lavoro di regista per l’opera Lirica ed in particolare nella conduzione de “La Traviata”.
Ci parla del suo approccio “umile” alla regia di questa produzione cosi importante facendoci capire che la sua figura si è messa a servizio del testo lirico teatrale. Il ruolo dell’artista è rendere fruibile lo spettacolo anche ad un pubblico meno “elevato” facilitandone l’accesso e la migliore comprensione. Ha sottolineato anche la trasformazione del ruolo del “Teatro” ed infatti in passato il baricentro era solamente spostato sul personaggio “importante”, diventando anche un po’ autoreferenziale, mentre la proposta innovativa è invece cambiare lo sguardo e restituire molta più attenzione al pubblico ridando allo “spazio artistico” una dignità diversa, trasformandolo in luogo di aggregazione, socializzazione dove condividere emozioni e anche momenti di dibattito. E’ necessario instillare nei giovani il seme della curiosità verso l’ambiente teatrale ed infatti uno degli obiettivi della sua carriera è anche questa operazione di “evangelizzazione” giovanile per usare una parola forte. Un passaggio sulla sua biografia iniziata con esami di medicina e parallelamente con la vita da artista\attore che, come abbiamo potuto vedere, ha “prevalso” senza mai avere sosta e si è trasformata in un lavoro stabile che Pasotti ha sempre affrontato come un hobby. Per ben rappresentare quanto appena affermato ci corre in aiuto la citazione di Confucio “Fai il lavoro che ti piace e non lavorerai un giorno della tua vita“. In sintesi la sua esperienza professionale è racchiusa nella canzone Beautifull Boy di John Lennon “La vita è quella che ti succede mentre stai realizzando i tuoi progetti”. Infine ha rimarcato l’ importante ruolo nell’esser italiani e aver una grandissima capacità di esportare Arte nel mondo. La conduzione è stata affidata alla giornalista Rossella Pisaturo.
Nel Panel intermedio è’ la volta di Adriano Pantaleo. Il titolo dell’incontro è stato “Crederci, crederci e crederci, da giovane Artista a grande
Interprete”. L’attore ci ha parlato del suo rapporto con il teatro dei grandi, quello di Shakespeare, di Goldoni, di Eduardo De Filippo. Confrontarsi con l’interpretazione di questi testi, davvero imponenti, permette un crescita solida per ogni attore e ci ha spiegato che il suo metodo per “assorbire” meglio le parti del copione è tradurre il testo in napoletano. Nel suo percorso è stato condizionato molto dalle opere del Capocomico Eduardo De Filippo e un’operazione straordinaria è stata la possibilità di poter mettere in scena “Il Sindaco di Rione Sanità” con il collega e amico Francesco Di Leva, componenti della Associazione NEST. Mauro Martone ha guidato in modo impeccabile questa produzione. Altra esperienza che lo ha coinvolto direttamente nel mondo Eduardiano è stata la partecipazione, grazie ad Eduardo De Angelis, in Natale in casa Cupiello con il ruolo di Tommasiello. Altro esperimento di successo con la partecipazione di Sergio Castellitto nel ruolo principale. E’ emerso anche il ruolo sociale del Teatro e della sua compagnia gestita dall’Associazione NEST nel territorio di San Giovanni a Teduccio. Infatti ha raccontato la grande operazione, un po’ “spartiacque”, dello Spettacolo “Gomorra”. In un territorio cosi complesso e difficile la presenza delle attività teatrali ha mitigato le difficoltà e rappresenta, per chi la pratica, un po’ una “Militanza Culturale”. La posizione di Pantaleo è quella di restare umani, semplici e sposa la teoria di Pasolini “Restare se stessi”. Infine una sguardo alle radici rimarcando “l’essere napoletani” che molto spesso significa avere una marcia in più. Napoli ha la sua grande storia, i suoi grandi processi di contaminazione tra culture, ha rappresentato e rappresenta la culla delle arti. L’ultimo appuntamento della giornata è con Lunetta Savino e l’incontro dal titolo “Il Potere delle storie, quando Fiction e Cinema s’incontrano attraverso la presenza di Grandi Artisti”. Un primo sguardo è riservato alle potenzialità del Cineturismo in Puglia, terra di origine della grande attrice. Il territorio è spesso utilizzato come set per produzioni di qualsiasi livello dal locale all’internazionale con ottimi risultati di impatto economico e sociale. La giornalista e conduttrice Manuela Lucchini, ha aperto i lavori sviluppando ampiamente gli aspetti biografici e professionali della Savino. Una storia davvero complessa e affascinante quella della Savino, che muove i primi passi a Roma, poi a Bologna per intraprendere la carriera artistica. Un aspetto importante per svolgere questo lavoro è la formazione svolta anche “divorando” le opere teatrali e cinematografiche. Avere un ampio bagaglio di conoscenze sul settore aiuta tantissimo a superare le difficoltà che si presentano lungo la strada. Una artista che ha dovuto lasciare la sua terra per rincorrere il suo sogno e che ha ampiamente realizzato. Un percorso appassionato che, Lunetta, porta con se e identifica nella “Luce”. Questa luce rappresenta la passione che brucia dentro legata al desiderio di fare qualcosa che ci piace, qualcosa legata alla forza di volontà. Lo studio, la formazione, la pratica, il lavoro su se stessi è fondamentale. Ancora di più la predisposizione a questa professione svolge un ruolo fondamentale. Si è rimarcato il cambio di target che segue l’attrice, da “Un medico in famiglia” fiction di successo con pubblico ampio, all’ esperienza cinematografica con Ferzan Özpetek.
Mine vaganti, Saturno contro, Scusate se esisto, hanno rappresentato un’esperienza diversa con un cambio target di pubblico più selezionato e con gran sorpresa si è scoperto che l’attrice è stata molto seguita dal pubblico gay diventandone un’Icona. Questo per dire che un attore è sempre in continua evoluzione e c’è sempre qualcosa da scoprire. Un problema che ha riscontrato l’attrice è il poco spazio lasciato alle Donne nel Cinema. La stragrande maggioranza delle produzioni sono sblilanciate su lavori a guida maschile cosi come le storie messe in cantiere. Molto importanti sono i maestri che sono bravi nel riconoscere le capacità dei talenti lasciando loro spazio di potersi esprimere. “Ai Giovani dico di provarci con determinazione anche con esperienze secondarie perché a volte prendendo la “strada secondaria” il risultato si raggiunge allo stesso modo” E’ fondamentale metter a capitale tutte le esperienze sostenute perché ritorneranno sempre utili nella vita. Da giornalista mi permetto di decodificare questo messaggio racchiudendo tutto nell’espressione Capitale Umano concetto molto attuale nello sviluppo e nella crescita personale.
Arrivederci al prossimo anno.