Milano. Giovedì 23 ottobre, è accaduto un episodio increscioso, che mette in evidenza quanta violenza sia diffusa nella Società di oggi, soprattutto tra i più giovani, raccontato, oggi, nella trasmissione televisiva “Il diario del giorno”, in onda su rete 4, da una mamma 35enne, vittima dei fatti.
“Sono stata aggredita da una banda di ragazze. Mi hanno buttato a terra e presa a calci e pugni in testa e al volto mandandomi all’ospedale con una frattura, un occhio gonfio e una ferita. Ho ancora i brividi. Chiedo giustizia ma anche più controllo e attenzione verso gli adolescenti, perché troppi sono lasciati a se stessi e finiscono per delinquere. Maschi o femmine non fa differenza”
Questo è quanto ha riportato la donna, che vive nel quartiere popolare Corvetto alla periferia Sud Est di Milano.
La giovane madre, che lavora come receptionist, aveva parcheggiato, giovedì sera, intorno alle 19.40, la sua auto in piazzale Ferrara, rientrando dal lavoro.
Mentre camminava verso casa ha visto un gruppetto di 5 ragazzine, tra i 16 anni, ed un paio maggiorenni, tra cui, una, in evidente stato di gravidanza, che già conosceva per il loro fare piuttosto aggressivo.
Una delle ragazze, in particolare, ha sempre avuto un atteggiamento da bulla. Passando, ha sentito una di loro pronunciare il nome di sua figlia, che ha 16 anni, seguito dal termine ‘tro…’.
Si è avvicinata a chiedere chi fosse stata perché non poteva tollerare una tale offesa e di tutta risposta una l’ha subito colpita e le altre le hanno dato manforte, buttandola a terra e prendendola a calci e pugni ovunque: “Erano molto violente, volevano farmi del male. Non mi aspettavo tanta cattiveria.”
Alcune persone che erano al bar di fronte si sono accorte di quello che stava succedendo e sono intervenute chiamando il 112, giunti sul posto insieme ad un’ ambulanza, ma le ragazze erano già sparite.
La donna in evidente stato di choc, perdeva sangue ed era dolorante, così i soccorritori l’hanno subito accompagnata all’Ospedale Fatebenefratelli, nel Pronto Soccorso oftalmico, perché aveva l’occhio destro molto gonfio.
La coraggiosa madre è stata dimessa con 30 giorni di prognosi e, lavorando a contatto con il pubblico, con il volto ancora tumefatto, non può nemmeno recarsi a lavoro.
Ha sporto denuncia perché le responsabili devono pagare per quello che hanno fatto a lei, ma soprattutto ritiene che non debbano permettersi mai più di agire in questo modo nei confronti di nessuno.
Una mamma esemplare che ha raccontato la sua storia per dare una scossa e fare qualcosa di concreto contro le bande di teppisti che terrorizzano la gente.