Gli investigatori della squadra mobile di Roma hanno eseguito l’arresto del responsabile del reparto di Nefrologia dell’ospedale Sant’Eugenio, fermato giovedì mentre avrebbe ricevuto una somma di circa 3mila euro. L’intervento degli agenti rientra in un’indagine più ampia che coinvolge anche un imprenditore attivo nella fornitura di apparecchiature per la dialisi. Entrambi risulterebbero indagati per ipotesi di corruzione.
La consegna del denaro
Secondo quanto ricostruito, la presunta consegna di denaro sarebbe avvenuta nel corso di un incontro monitorato dagli inquirenti. Gli elementi raccolti dovrebbero ora essere valutati dal giudice per le indagini preliminari, che non ha ancora fissato la data dell’udienza di convalida.
Il contesto investigativo e le ipotesi degli inquirenti
Gli accertamenti si concentrano su un possibile meccanismo di pagamenti illeciti collegati al percorso dei pazienti dopo il trattamento di dialisi. Secondo l’ipotesi degli investigatori, alcuni malati sarebbero stati orientati verso strutture private sulla base di accordi irregolari. L’inchiesta, ancora in fase preliminare, riguarderebbe complessivamente una dozzina di persone coinvolte a vario titolo nelle procedure di gestione dei dimessi. Il dirigente medico, trasferito in carcere dopo il fermo, attende ora le decisioni del giudice, che dovrà valutare la sussistenza delle condizioni per la misura cautelare. Le verifiche proseguono per ricostruire eventuali flussi di denaro e chiarire l’eventuale ruolo dei diversi soggetti coinvolti.
(Foto ANSA)