di ANTONIO DE FALCO
CASERTA, REAL SITO DI SAN LEUCIO. Procede a pieno ritmo la realizzazione di TERRONIA, Città delle delizie, del bello e dell’ingegno di Terra di lavoro e –perché no? – del Regno delle due Sicilie, fortemente voluta dall’imprenditore casertano Marco Bartolomeo Letizia, Amministratore Delegato del Gruppo Letizia Spa.
Come si ricordera’ l’atto costitutivo del centro turistico e di accoglienza di qualità è stato formalizzato , il 30 giugno 2017, con le dichiarazioni d’intenti dell’amministrazione comunale di Caserta guidata dal sindaco Carlo Marino e dello stesso Marco Bartolomeo Letizia
Il sito sorgera’ in Piazza della Seta nell’ambito di un progetto di recupero e riuso funzionale di un insediamento industriale che allo stato ospita anche un’industria di preformati plastici per il packaging prodotti dalla Conti 3, marchio del Gruppo Letizia Spa (oltre 200 dipendenti e stabilimenti in Serbia, Brasile, Torino e Alife) che sarà pertanto delocalizzata, in modo da armonizzare l’intera area con le linee guida di recupero e valorizzazione turistica complessiva dei siti borbonici approvate recentemente dalla giunta comunale.
Allo stato l’azienda conferma la delocalizzazione: il processo e’ gia’ stato avviato con la identificazione del nuovo sito industriale entro i tempi previsti che non andranno oltre i 6/ 8 mesi .
Il PROGETTO TERRONIA, dunque, procede a ritmi serrati , con la forte convinzione sia del gruppo Letizia , sia dell’Amministrazione Comunale.
La popolazione ha recepito in maniera chiara le grosse opportunita’ che si potrebbero sviluppare sia in termini di indotto che in termini occupazionali .
Tutto questo e’ avvalorato dall’arrivo di innumerevoli curriculum all’indirizzo di posta elettronica del Gruppo Letizia . Si tratta prevalentemente di giovani con profili professionali altamente qualificati nell’ambito del turismo e dei servizi in genere .
Si pensi che alla posta elettronica del Gruppo Letizia sono pervenuti curriculum di Hostess attualmente impiegate in note compagnie aeree , che parlano 3 lingue , ed anche di Manager del Turismo.
Si tratta di giovani compresi fra i 25 e i 40 anni.
Gli investimenti per TERRONIA , dunque, sono gia’ partiti e l’ azienda , in accordo con la societa’ di tecnici , coinvolta nel progetto di riqualificazione del sito in Piazza della Seta, di concerto con le autorità tutorie, insistendo sul sito, come si può immaginare, vincoli e prescrizioni storico, paesaggistici e monumentali, ha individuato nei primi giorni di settembre la data in cui dovrebbe essere protocollato il progetto stesso.
L’ iniziativa prevede un investimento interamente privato di oltre 4 milioni di euro per la realizzazione, appunto, a fianco della preesistente ed unica industria serica con annesso show room rimasta in loco, di un centro di servizi informativi turistici di qualità, comprensivi di spazi espositivi, di ricettività, laboratori artigiani, vendita di prodotti tipici, sale conferenza e aule di formazione.
” Con massima soddisfazione – afferma Marco Bartolomeo Letizia – possiamo ritenere che il progetto e’ stato molto apprezzato dai giovani per i quali rappresenta un valido e concreto sbocco lavorativo “.
Ovviamente il progetto ricettivo-espositivo e di servizi integratisarà contenuto nel lotto degli attuali 16 mila metri quadrati di superficie, non prevede incrementi degli attuali 5 mila metri quadrati di cubature, né trasformazioni che ne snaturino l’originario impatto visivo di natura industriale dell’insediamento.
” Per quanto ci riguarda-ha ribadito Marco Bartolomeo Letizia – il piano della giunta Marino di riqualificazione complessiva del tessuto urbano e di San Leucio, in particolare, con tutto quello che dal punto di vista della realtà industriale, politico, filosofico e sociale questo sito rappresenta, non poteva trovarci indifferenti. Anche se onerosa, infatti, per il nostro gruppo industriale si tratta innanzi tutto di raccogliere la sfida di un impegno civico, quindidi una buona occasione per diversificare e creare nuova occupazione”.
“Infatti – ha concluso – non soltanto l’attuale numero degli addetti in loco (poco più di 50 dipendenti) sarà salvaguardato, ma contiamo anche di crearne di nuovi, al di là dell’indotto”.