di GIOVANNA PAOLINO
Caserta. ” L’Ordine Professionale degli Agronomi e’ disponibile ad intervenire per le alberature e per le colture in crisi in seguito all’emergenza maltempo che si e’ verificata in questi giorni nella nostra provincia”.
Queste le parole del Dott. Domenico Bovienzo , Agronomo, il quale , ancora una volta , esprime la disponibilita’ dell’Ordine degli Agronomi di Caserta ad agire nell’interesse del territorio soprattutto nel periodo di emergenza climatica che esso sta attraversando.

” In questi giorni – spiega Domenico Bovienzo – sono arrivate al nostro Ordine numerose segnalazioni e richieste di consigli tecnici in merito ad alberi e piante rovinati dal freddo siberiano di questi giorni . Ribadisco la piena disponibilita’ a riguardo dell’Ordine degli Agronomi “.
Sta di fatto che le basse temperature , previste ancora per giorni , piu’ che la neve, mettono in allerta agricoltori e allevatori. A fare paura e’ soprattutto il protrarsi del gelo sui campi che potrebbe compromettere i raccolti di finocchi, cavolfiori, radicchi , scarola e verza.

Il freddo portato da “Burian” sta facendo lievitare i costi di riscaldamento delle serre. Un aumento che influirà sui bilanci dei florovivaisti e dei coltivatori di orticole in serre, costretti in questi giorni a tenere gli impianti al massimo per evitare che le piante soffrano dello sbalzo delle temperature.

Intanto , ieri sera, 28 febbraio 2018, nella Tenuta Centro Studi San Domenico, alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e’ stato costituito l’ OSSERVATORIO della CANAPA.
” L’Osservatorio – spiega Domenico Bovienzo tra i fondatori dell’Associazione Canapa Sativa – rappresenta la prima pietra miliare per la filiera canapa “.
Promotori dell’ Osservatorio la Fondazione ADAstra, l’ UCI,e il Consorzio canapa in collaborazione con l’Assoc.Campania Sativa .
“La coltivazione della canapa sativa Canna – afferma Bovienzo – potrebbe garantire 10mila posti di lavoro in Italia e generare un giro di affari di 1,4 miliardi. Si tratta di una prospettiva che va attentamente valutata per avviare un progetto sperimentale di filiera italiana al 100 per cento che unisce l’agricoltura all’industria “.
“L’Osservatorio della Canapa – continua – potrebbe aprire in provincia di Caserta potenzialità enormi se si dovesse autorizzare l’estensione della produzione nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura”.

“Negli anni 40 con ben 100mila gli ettari coltivati l’Italia – conclude Domenico Bovienzo – era il secondo produttore mondiale della cannabis sativa, che puo’ essere utilizzata per produrre tessuti, semi e olio, carta, tavole, materie plastiche. Insomma , una risorsa pulita per una economia sostenibile”.