TERRA DEI FUOCHI. Sequestro di nove aziende e trenta tonnellate di amianto Legambiente: “Continuare su questa strada , nella Terra dei fuochi la straordinarietà deve diventare ordinarietà

Sequestro di nove aziende e trenta tonnellate di amianto

Legambiente: “Continuare su questa strada , nella Terra dei fuochi la straordinarietà deve diventare ordinarietà.

Maxi operazione nella  Terra dei Fuochi, nel napoletano. E’ accaduto durante un’operazione di controllo straordinario del territorio nell’area nolana, disposta dall’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi nella regione Campania, Gerlando Iorio. In campo 39 equipaggi, per un totale di circa 100 unità appartenenti al raggruppamento Campania dell’Esercito Italiano, al commissariato della polizia di Stato di Nola, alla compagnia dei carabinieri di Nola, al Comando Compagnia di Nola della Guardia di Finanza, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, nonché funzionari dell’Arpac, dell’Asl Napoli 2, dell’Ispettorato del Lavoro, del comando della polizia locale di Nola e della polizia metropolitana.

Al fine di verificare il rispetto della normativa in materia ambientale  sono stati effettuati controlli presso 14 attività imprenditoriali e commerciali: 9 sono state le aziende sequestrate, 28 le persone identificate di cui 10 denunciate all’autorità giudiziaria. Sono state contestate violazioni amministrative per circa 325.000 euro. In particolare, nel territorio di Mariglianella è stata sequestrata un’area di circa 25.000 mq, per gestione abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non. Sequestrate 30 tonnellate di amianto, stoccate in aree non idonee e non protette, ed accertato lo sversamento di olii esausti ed acidi nella pubblica fognatura senza alcun trattamento di depurazione. Sono stati rinvenuti, altresì, circa 100 mc di rifiuti speciali pericolosi costituiti da parti di veicoli fuori uso, guaine bituminose ed imballaggi contenenti sostanze tossiche. In totale venivano sequestrati 30 mezzi meccanici ed attrezzature strumentali varie e individuati 4 operai irregolari ai fini contributivi.

A Nola, in località Boscofangone, in via Vicinale Tora, è stata sequestrata invece un’area non autorizzata, di circa 1.500 mq, adibita a deposito di veicoli. Sono stati sequestrati 192 mezzi, alcuni dei quali incendiati e quindi classificati come rifiuti pericolosi, altri in pessimo stato d’uso, altri ancora in palese stato di abbandono e mancanti di parti primarie. Il gestore è stato denunciato.

Sempre in località Boscofangone, gli agenti hanno effettuato controlli in un’altra area, di circa 15 mila mq, procedendo al sequestro delle quattro attività svolte prive di autorizzazione: un’attività di falegnameria e lavorazione della cartapesta, un’officina meccanica, un’area adibita a rimessaggio di un’azienda di trasporti ed un’altra utilizzata come deposito di veicoli. I proprietari delle attività sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria anche per violazione della legislazione in materia ambientale e sono stati sequestrati 250 veicoli.

Nel comune di Cicciano, è stata sottoposta a sequestro un’area di circa 20.000 mq, in cui operava un’azienda del settore movimento terra, per mancanza delle autorizzazioni previste e per furto di energia elettrica da impianto della pubblica illuminazione. Il titolare è stato denunciato per i reati di stoccaggio e sversamento illecito di rifiuti

Sulla vicenda e’ immediatamente intervenuta Legambiente con la seguente nota stampa.

“Continuare su questa strada , nella Terra dei fuochi la straordinarietà deve diventare ordinarietà. La risposta dello Stato accanto all’impegno della società civile, in ogni loro articolazione, stanno dando i primi frutti. La strada è ancora lunga e sono necessarie risposte concrete dalla politica, a partire dalla vergognosa storia del risanamento dei territori dove su circa 2000 siti contaminati nella Terra dei Fuochi per circa il 74% nessuna attività di bonifica è stata svolta, solo per 0,8% sono stati svolti o sono in corso gli interventi di bonifica. In una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania commenta il sequestro di nove aziende e trenta tonnellate di amianto nei comuni della Terra dei fuochi.

Una luce di speranza in una fotografia che mantiene tinte fosche: secondo ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente sono in aumento i reati contestati nella gestione dei rifiuti, dove la Campania si conferma maglia nera a livello nazionale, con 936 le infrazioni accertate con una crescita di quasi il 50% rispetto anno precedente, con 1.151 le persone tra denunciate e arrestate (+83%), e con 463 sequestri. La classifica regionale vede la provincia di Napoli maglia nera, prima a livello nazionale, con 388 infrazioni, 559 persone tra denunciate e arrestate e 303 sequestri”.