di GIOVANNA PAOLINO
Caserta. Novita’ per quanto riguarda i danni alla produzione agricola provocati dalla siccita’ 2017: sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – n.63 del 16 marzo 2018 e’ stato pubblicato il Decreto Ministeriale n. 9588 del 2 marzo 2018 con il quale il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha dichiarato l’esistenza del carattere di eccezionalita’ per i danni alla produzione causati, per l’appunto , dalla siccita’ 2017.
Le imprese agricole che hanno subito danni alla produzione e che ricadono nei territori che qui di seguito andremo ad elencare possono proporre domanda entro e non oltre il 30 aprile 2018,
redatta sul modello scaricabile dal sito www.agricoltura.regione.campania.it
Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha , dunque , emesso il Decreto di Declaratoria Eccezionali Avversita’ Atmosferiche verificatesi nei territori della Regione Campania dal 21 marzo 2017 al 21 settembre 2017
sulla base della Relazione Tecnica redatta dalla Dott.ssa Lucia Ranucci Responsabile Provinciale P.O Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Servizio Territoriale Provinciale Caserta
che ha operato congiuntamente con il Dott. Ciro Palomba Responsabile Regionale ,
con tutte le Associazioni di Categoria coinvolte
e con i Tecnici degli Uffici Periferici
i quali hanno svolto un monitoraggio ed una verifica costanti sul territorio consentendo alla Dott.ssa Ranucci di quantificare i danni alla produzione in provincia di Caserta, danni, che va detto, sono stati integralmente riconosciuti prima dalla Regione Campania e poi dal Ministero delle Politiche A.A.F che ha approvato la relativa declaratoria di eccezionali avversita’ atmosferiche.
Dal Prospetto Stima Danni a livello Provinciale redatto dalla Dott.ssa Lucia Ranucci in seguito alla siccita’ 2017 si evince che i danni da siccita’ arrecati alla produzione sono pari a euro 110.867.379 rispetto alla produzione ordinaria il cui valore totale corrisponde a euro 288.271.652.
” Durante l’anno passato ed in quello in corso – spiega Lucia Ranucci – si sono verificati nel territorio della provincia di Caserta circa 6 / 7 eventi calamitosi che hanno gravemente nuociuto all’ agricoltura . Al momento il nostro ufficio ha iniziato a lavorare per quantificare anche i danni provocati dalle gelate del mese di febbraio 2018″.
Una piena sinergia , dunque, fra l’azione del Governo Centrale e la Regione Campania, che attraverso gli Uffici Periferici, guidati dalla Dott.ssa Ranucci , ha quantificato i danni notevoli provocati alle aziende agricole dalle calamita’ naturali che si sono verificate nel corso dell’ultimo anno.
” Le aziende agricole al Sud Italia , e, in particolar modo in provincia di Caserta – dice Lucia Ranucci – vivono in una condizione di isolamento economico ed istituzionale laddove , invece, al Nord, le imprese agricole lavorano in piena sinergia costituendosi in associazioni, in consorzi e ricorrendo ai contratti di assicurazione come strumento di tutela e di prevenzione contro i rischi e i danni “.
” Gli Agricoltori del nostro territorio , invece – continua – non hanno ancora acquisito la mentalita’ e la logica aziendale della sinergia e, percio’, sono quelli che pagano di piu’ in termini di rischio e di danni atmosferici. Noi , in questa occasione, abbiamo lavorato proprio per costituire le basi di una efficace collaborazione tra Istituzioni , Centrali e Territoriali, ed Associazioni di Categoria”.
Un indiscusso successo quello che Lucia Ranucci e la sua squadra hanno portato a segno per la riqualificazione dell’agricoltura campana ed, in particolar modo , della agricoltura casertana.
Ma la battagliera Dirigente Regionale non risparmia critiche alla Regione Campania .
” I nostri Agricoltori – dice – necessitano di informazioni e di formazione . Eppure l’Ente Regione viene meno proprio nel rapporto con il territorio : basti pensare che vi sono tecnici assunti dalla Regione Campania come Divulgatori , e che , in quanto tali, dovrebbero agire ipso facto sui territori . Eppure questi professionisti lavorano in ufficio , seduti ad una scrivania contribuendo a lasciare le imprese agricole nel piu’ completo isolamento e nel piu’ completo abbandono soprattutto in situazioni di emergenza “.
Questi i Comuni che , sulla base della Relazione della Dott.ssa Lucia Ranucci , risultano essere oggetto del Decreto di Declaratoria Eccezionali Avversita’ Atmosferiche verificatesi nei territori della Regione Campania dal 21 marzo 2017 al 21 settembre 2017 emesso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Caserta Sede Centrale :
Arienzo – Capodrise- Casagiove – Casapulla – Caserta- Castelmorrone- Cervino – Curti – Macerata Campana- Maddaloni – Marcianise – Portico – Recale – San Felice a Cancello – San Marco Evangelista- Santa Maria C.V. – Santa Maria a Vico – San Nicola La Strada – Valle di Maddaloni.
Sezione di Casaluce :
Aversa- Carinaro – Casal di Principe – Casapesenna – Cesa- Frignano – Gricignano – Lusciano – Orta di Atella – Parete – San Cipriano di Aversa- San Marcellino – Sant’Arpino – Succivo – Teverola – Trentola Ducenta – Villa di Briano – Villa Literno.
Sezione di Carinola :
Carinola – Cellole- Falciano del Massico – Francolise- Mondragone – Sessa Aurunca- Sparanise .
Sezione di Dragoni :
Alvignano – Alife ( Parte non Montana ) – Baia e Latina – Caiazzo – Castel Campagnano – Castel di Sasso – Dragoni – Formicola – Giano Vetusto ( Parte Montana ) – Liberi – Piana di Monteverna- Pietramelara- Pontelatone – Roccaromana – Rocchetta e Croce – Ruviano – Sant’Angelo di Alife ( Parte non Montana ) .
Sezione di Santa Maria C.V.:
Bellona – Calvi Risorta- Camigliano – Cancello ed Arnone – Capua – Castel Volturno – Grazzanise – Pastorano – Pignataro Maggiore- Santa Maria La Fossa- San Tammaro – Vitulazio – Giano Vetusto ( Parte non Montana ).
Sezione di Vairano Patenora :
Ailano ( Parte non Montana ) – Caianello – Ciorlano ( Parte non Montana ) – Conca della Campania -Galluccio – Marzano Appio- Mignano Montelungo – Pietramelara ( Parte non Montana ) – Pietravairano – Pratella ( Parte non Montana ) – Presenzano – Riardo – Rocca d’Evandro – Roccamonfina – Roccaromana ( Parte non Montana ) – San Pietro Infine – Teano – Tora e Piccilli- Vairano Patenora.
L’Ufficio decentrato di Alife, invece, ha comunicato una relazione negativa per cui , per i Comuni di tale area , non si proporra’ nessun intervento di aiuto.
Sono cosi’ elencati : Ailano – Alife ( Parte Montana ) – Capriati al Volturno – Castello del Matese – Ciorlano – Fontegreca- Gallo Matese – Gioia Sannitica- Letino – Piedimonte Matese- Prata Sannita- Pratella – Raviscanina – San Gregorio Matese- Sant’Angelo di Alife- San Potito Sannitico – Valle Agricola.
” La nostra provincia – spiega Lucia Ranucci – risulta caratterizzata da una forte propensione agricola con ordinamenti colturali molto variegati tra frutticoltura , orticoltura da pieno campo e serra, frutta secca, vite , castagno e nocciolo, oltre alla presenza della zootecnia”.
” Dalla lettura attenta delle relazioni – continua – si e’ potuto constatare un danno variabile ma comunque superiore al 35 % per tantissime colture . La percentuale di danno riscontrato e’ pari al 38, 46 %”.
Qui di seguito riportiamo una sintesi delle colture su cui e’ stato riscontrato il danno per siccita’.
Settore Frutticolo : pesco , albicocco, susino, ciliegio , melo e pero
I danni relazionati sono elevati . Danno stimato per siccita’ : 40 %.
Foraggere : si comprende anche erbai primaverili estivi, mais da insilato e da foraggio, ecc.
I danni riguardano soprattutto la ridotta quantita’ di massa verde prodotta oltre ai maggiori costi per svariati interventi irrigui.
Danno per siccita’ : 50%.
Cereali : grano tenero , duro, avena , orzo.
Danno stimato : 40%.
Olivicoltura .
Danno stimato : 40%.
Orticoltura ( pieno campo ) .
I danni su tale comparto sono estremamente gravi e variegati . Danno stimato : 45%.
Orticoltura ( serra ) .
Per le colture in serra il danno causato dalla siccita’ e’ molto marginale rispetto agli ortaggi coltivati in pieno campo. Si tratta, infatti, di due ambienti di coltivazione totalmente diversi dove le dinamiche ambientali sono piu’ controllabili rispetto al pieno campo.
” I danni calcolati – aggiunge Lucia Ranucci – fanno riferimento a prezzi riscontrati prezzo strutture di conferimento del prodotto come cooperative, industrie di trasformazione, ecc.. Non sono stati presi a riferimento i prezzi di mercato poiche ‘ il mercato non e’ piu’ il vero indicatore dei prezzi dato che il 76% del prodotto veicola attraverso la Grande Distribuzione Organizzata – G.D.O. – e, quindi , sono loro che determinano il prezzo ; mentre il prezzo di conferimento o quello in azienda e’ nel complesso piu’ omogeneo “.
” La determinazione del danno – conclude la Dott.ssa Ranucci – e’ stato sviluppato per ordinamento colturale , per dare cosi’ una maggiore comprensione dell’accaduto”.
Questo il prospetto analitico della stima dei danni a livello provinciale derivanti dalla siccita’ 2017.
Patata Produzione Danneggiata 50% Importo euro 352.000
Frumento Tenero Produzione Danneggiata 50% Importo euro 196.821
Frumento Duro Produzione Danneggiata 50% Importo euro 893.820
Orzo Produzione Danneggiata 50% Importo euro 416.000
Avena Produzione Danneggiata 50% Importo euro 2.700.800
Mais da Granella Produzione Danneggiata 45 % Importo euro 5.205.600
Tabacco Produzione Danneggiata 40% Importo euro 5.947.200
Pomodoro da Mensa Produzione Danneggiata 40% Importo euro 1.394.400
Pomodoro da Ind. Produzione Danneggiata 40% Importo euro 8.611.200
Erba Medica Produzione Danneggiata 50% Importo euro 1.371.600
Mais Ceroso Produzione Danneggiata 40% Importo euro 13.020.000
Vite Produzione Danneggiata 40% Importo euro 5.596.800
Olive da Tavola Produzione Danneggiata 40% Importo euro 310.800
Olivo da Olio Produzione Danneggiata 40% Importo euro 12.024.320
Melo Produzione Danneggiata 40% Importo euro 447.000
Pesco Produzione Danneggiata 40% Importo euro 20.848.000
Albicocco Produzione Danneggiata 40% Importo euro 3.337.200
Susino Produzione Danneggiata 50% Importo euro 3.440.000
Nocciolo Produzione Danneggiata 45% Importo euro 1.470.150
Pero Produzione Danneggiata 40% Importo euro 360.000
Nettarina Produzione Danneggiata 40% Importo euro 2.665.600
Ciliegio Produzione Danneggiata 35% Importo euro 164.500
Castagno Produzione Danneggiata 60% Importo euro 1.086.750
Actinidia Produzione Danneggiata 35% Importo euro 1.067.500
Altre Ortive pieno c. Produzione Danneggiata 40% Importo euro 13.556.000
Erb.Monof.cereali Produzione Danneggiata 50% Importo euro 734.850
Ortive in serra Produzione Danneggiata 10% Importo in euro 2.554.000
Erbai mais in erba Produzione Danneggiata 55% Importo in euro 283.883
Altri Erbai Produzione Danneggiata 50% Importo in euro 650.250
Prati perm.utilizzati Produzione Danneggiata 50% Importo in euro 41.175
Pascoli utilizzati Produzione Danneggiata 50% Importo in euro 129.060
Percentuale di danno riscontrato pari al 38, 46 % per un totale di euro 110.867.379.
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