Dio e il prossimo – Commento al Vangelo di domenica 04 novembre 2018

di Marco Natale

Oggi, ancora una volta, il Vangelo ci racconta di come Gesù fosse messo continuamente alla “prova” da parte di coloro che “gli remavano contro”. La domanda “trabocchetto”di oggi: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?», gli viene posta da uno scriba, il cui intento era di farlo cadere in contraddizione. Qualunque essere umano che si sente cosi “sotto pressione”, prima o poi perderà la pazienza. A Gesù questo non succede mai. Sembra quasi che il suo stile sia paragonabile nel tempo odierno a quello di un vero “gentleman” inglese. Ogni volta, Gesù, rimane “lucido” e “freddo”. Ci pensa molto bene prima di rispondere, perché sa che dalla sua risposta dipenderà il comportamento dei suoi “seguaci”, sia di quelli a Lui contemporanei. sia di noi “oggi”. La risposta che riceve lo scriba contiene al suo interno un verbo: “Amare”. Amare Dio e amare il nostro prossimo. Su questi due pilastri si deve costruire tutta la nostra esistenza e tutto il nostro essere. Solo osservando questi “comandamenti” possiamo diventare autenticamente cristiani. E’ l’amore che vince ogni difficoltà ed ogni prova. Alle parole di Gesù, lo scriba si deve arrendere e riconoscerne la “bontà e la verità”. Per ognuno di noi, Dio e il prossimo devono essere al di sopra di tutti i nostri sacrifici. Alla fine il modo di agire dello scriba, è quello che Gesù si aspettava e a tal proposito afferma:«Non sei lontano dal regno di Dio».