di Marco Natale
Oggi, ancora una volta, il Vangelo ci racconta di come Gesù fosse messo continuamente alla “prova” da parte di coloro che “gli remavano contro”. La domanda “trabocchetto”di oggi: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?», gli viene posta da uno scriba, il cui intento era di farlo cadere in contraddizione. Qualunque essere umano che si sente cosi “sotto pressione”, prima o poi perderà la pazienza. A Gesù questo non succede mai. Sembra quasi che il suo stile sia paragonabile nel tempo odierno a quello di un vero “gentleman” inglese. Ogni volta, Gesù, rimane “lucido” e “freddo”. Ci pensa molto bene prima di rispondere, perché sa che dalla sua risposta dipenderà il comportamento dei suoi “seguaci”, sia di quelli a Lui contemporanei. sia di noi “oggi”. La risposta che riceve lo scriba contiene al suo interno un verbo: “Amare”. Amare Dio e amare il nostro prossimo. Su questi due pilastri si deve costruire tutta la nostra esistenza e tutto il nostro essere. Solo osservando questi “comandamenti” possiamo diventare autenticamente cristiani. E’ l’amore che vince ogni difficoltà ed ogni prova. Alle parole di Gesù, lo scriba si deve arrendere e riconoscerne la “bontà e la verità”. Per ognuno di noi, Dio e il prossimo devono essere al di sopra di tutti i nostri sacrifici. Alla fine il modo di agire dello scriba, è quello che Gesù si aspettava e a tal proposito afferma:«Non sei lontano dal regno di Dio».