Grande indignazione per i cori da stadio, ma non solo, contro i napoletani, intonati dai soliti leghisti nel raduno di Pontida. “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta” così i giovani leghisti, si gasano in vista delle prossime tornate elettorali regionali, sfogando il loro disprezzo verso il popolo napoletano. L’atteggiamento che potremmo definire elegantemente “non consono”, ma che andrebbe definito in modo diverso è stato fortemente criticato dal PD nelle vesti di Piero de Luca e dal movimento cinque stelle dal neo candidato alla guida della regione Campania Roberto Figo. Il deputato dem Marco Sarraccino, dichiara che: “Pontida del 2025 è un vero e proprio festival dell’odio. Quell’odio contro i meridionali, riprende, che a causa dell’autonomia differenziata diventeranno per legge cittadini di serie B”.
Il coordinatore della lega regionale Giampiero Zinzi, negando l’evidenza della gravità di simili cori, elogia i leghisti canterini, giustificandoli, come facenti parte di una grande famiglia intenta a divertirsi nella due giorni padana. Anche il senatore leghista Gianluca Cantalamessa, cerca di difendere i coristi, cercando di spostare l’indice su argomenti diversi: “Quello che offende davvero Napoli sono le elemosine e le mancette del reddito di cittadinanza voluto dai 5 Stelle o le politiche clientelari del Pd con cui cerca di trarre potere, e non certo una Lega che, tra l’altro, ha voluto la Zes unica per il Meridione e la misura Resto al Sud, al fine di creare sempre più posti di lavoro nel Mezzogiorno”.
Peccato però, che il segretario leghista Salvini, sconfessa sia il Cantalamessa, che Zinzi Il leader della Lega, prendendo le distanze dai cori e condannandoli, come “Sciocchi, volgari e stupidi” in una intervista radio. Dichiara inoltre, “Se su 30mila persone ci sono 30 che dicono qualcosa di stupido, gli altri 29.970 hanno il diritto e il dovere di condannarli” evidentemente, Il senatore Cantalamessa e Zinzi non la pensano esattamente come i 29.970.