di Alessandro Fedele
CASERTA – Un’iniziativa lodevole che il Comune di Caserta ha avviato in collaborazione con l’ISIS “Galileo Ferraris”, diretto dalla dott.ssa Antonietta Tarantino. L’Amministrazione comunale ha affidato agli allievi dell’Alberghiero la gestione della caffetteria del Belvedere di San Leucio per un progetto sperimentale che vede, già da due mesi, gli studenti impegnati in un’attività di importante rilievo nell’ambito del commercio casertano, soprattutto perché in un sito patrimonio dell’UNESCO.
L’accordo siglato prevede che il progetto faccia parte dell’alternanza scuola-lavoro, promuovendo l’imprenditorialità dei ragazzi casertani, preparandoli ad affrontare un’esperienza lavorativa di vita futura.
L’Alberghiero porta avanti l’iniziativa affiancando agli alunni i docenti-tutor. Si comprende bene come in questo caso l’alternanza scuola-lavoro abbia un valore sociale molto importante per la crescita formativa dei discenti. Nel settore commerciale, invece, il progetto costituisce, per le aziende enogastronomiche, una vetrina su tutto il territorio, promuovendo le tipicità agroalimentari locali.
Con questa iniziativa si incentiva anche il lavoro dei diversamente abili, in quanto si propone come “attività concreta di lavoro” che coinvolge quella categoria di studenti con la reale necessità di confronto con il mondo del lavoro. Alternanza scuola-lavoro al Belvedere di San Leucio è una vera impresa di lavoro che rispetta fino in fondo i principi economici, garantendo al pubblico qualità dei prodotti e valorizzazione del Patrimonio UNESCO.
Tutto ciò costituisce un’azione indispensabile per la fruizione e la valorizzazione del Belvedere di San Leucio. Grazie alla sinergia tra l’Amministrazione Comunale e l’Istituto Alberghiero è stato possibile restituire a San Leucio e al suo Monumento più importante un servizio indispensabile per incentivare il turismo quanto per accoglierlo.
La scuola al momento gestisce ben due stanze ampie del complesso borbonico e si è fatta carico del lavoro di ristrutturazione dei locali assegnati oltre che l’avviamento del progetto in toto. Con le vendite dei prodotti a basso costo – tali perché in questo caso non si incorre nel pagamento di onerose tasse – il ricavato – ha spiegato il vicepreside Rivetti – viene diviso in percentuali tra la scuola e il Comune e sotto un certo punto di vista questa realtà commerciale riesce meglio di tutti a battere la concorrenza commerciale.
Con questo progetto che si intende portare avanti per altri anni ancora, si da prova ai giovani che c’è ancora una speranza di lavoro su questo territorio, noto proprio come “Terra di Lavoro”.