di Alessandro Fedele
CASERTA – Ricorderete la notizia del 15 aprile scorso in cui si analizzava la vicenda commercio a Caserta con il sorgere del nuovo supermercato Lidl, poco distante dal centro città. Adesso arrivano nuove analisi ed osservazioni, anche da parte dei piccoli esercenti casertani, chiaramente indignati e preoccupati perché difronte ad una situazione di forte concorrenza.
Come già risaputo da tutti ormai, questo 2018 è iniziato portandoci preoccupanti dati sulle vendite del piccolo commercio in Italia ed in modo particolare del settore alimentare. Si registra un calo netto dell’1,7% dei cali di vendite e una parte di questa percentuale, l’1,4%, è una perdita del settore alimentare che non registra numerose vendite, infatti superiori nel settore elettronico-informatico.
Intanto a Caserta il malumore è sempre più forte, tanto che anche l’Associazione Culturale “Casa Hirta” è intervenuta con una lettera di solidarietà rivolta a tutti i commercianti delle periferie e del centro di Caserta, pervenutaci dal noto commerciante di alimentari, Silvestro Canzano.
“In una specie di delirio consumista Caserta s’appresta a veder sorgere in un area ristretta di circa due chilometri tre grandi- medi supermercati – scrive l’Associazione – che s’andranno ad aggiungere agli altri presenti in zona. Un’operazione che modifica la struttura urbanistica, mettendo in crisi il concetto di aree deputate a verde pubblico, F3 ( area del piano regolatore del Comune di Caserta destinata al verde pubblico), ma che assesta soprattutto un definitivo colpo al piccolo commercio locale.”
Se fino a poco tempo fa erano i grandi centri commerciali a prendere a “bastonate” le piccole imprese, adesso, con la preoccupazione di una profonda crisi già in atto e la possibile chiusura delle attività, già parzialmente accaduto, saranno questi ultimi ad “armarsi” per farsi strada in mezzo a gigantesche catene commerciali.
Adesso, con la diffusione di questa lettera aperta dell’Associazione Casa Hirta e con le proteste degli esercenti locali, le parole rassicuranti dell’Assessore Casale e del Dirigente Confesercenti Ricciardi potrebbero essere confutate dinanzi all’amara realtà dei fatti. Lo stato in cui versa l’economia a Caserta da un certo punto di vista può fare paura, mente l’insorgere di nuove realtà economiche come la galleria del corso può far riflettere, soprattutto se si pensa all’investimento fatto per aggiornare il punto commerciale alle nuove esigenze del pubblico.
In questo momento più che mai il commercio casertano sente il bisogno di affidarsi alle Amministrazioni che hanno purtroppo agevolato le grosse realtà imprenditoriali, non accorgendosi che il piccolo commercio veniva via via soppresso o indebolito.