a cura di Giovanna Paolino
A proposito di abusivi.
Nei giorni scorsi alla nostra redazione e’ pervenuta una segnalazione : in via Sant’Antida vi sarebbe una signora che utilizzerebbe sine titulo il parcheggio riservato agli invalidi per la sosta sotto casa .
Non e’ la prima volta che affrontiamo questa situazione.
Abbiamo gia’ avuto modo di raccontare la vicenda di questa signora che , fino a poco tempo fa, ha abitato in via Santa’Antida beneficiando del parcheggio riservato agli invalidi sotto casa.
Sta di fatto che , fortunatamente, la signora in questione gode di ottima salute. Ad essere invalido, invece, e’ l’ex marito della signora che da molto tempo non convive piu’ con lei.
Nonostante cio’ ella ha usufruito del posto riservato sotto l’abitazione di residenza come se il marito separato continuasse ancora a vivere in famiglia.
All’epoca segnalammo questa situazione , che andava a ledere i diritti di altri cittadini realmente affetti da invalidita’. Ma la nostra denuncia rimase inascoltata .
La situazione, tuttavia, sembra essere peggiorata.
A quanto ci viene raccontato la signora in questione avrebbe cambiato casa : da via Sant’Antida si sarebbe trasferita in un ‘altra parte di Caserta .
Nonostante cio’ sembra che la signora , non si comprende a che titolo, continui a parcheggiare l’automobile nel solito posto auto di via Sant’Antida ogni volta che si trova nel centro di Caserta. In tutta questa situazione, si deve aggiungere che dell’ex marito non si ravvisa nessuna traccia.
I residenti della zona chiedono come mai l’Amministrazione Comunale non sia ancora intervenuta per accertare se vi sia o meno una violazione della legalita’. E come mai sul posto la Polizia Municipale non abbia mai provveduto ad effettura accertamenti.
Non si comprende come mai la signora , non invalida ed ex moglie di un invalido, continui ad usufruire di una facolta’ della quale, dai fatti emersi, ella non dovrebbe essere titolare.
Sicuramente tutto cio’ ha una spiegazione : si tratta di capire solo in che modo essa puo’ essere declinata.