CASERTA. QUESTIONE CAVE : LETTERA APERTA DI PASQUALE IORIO /LE PIAZZE DEL SAPERE A MAURO FELICORI DIRETTORE REGGIA DI CASERTA

Lettera aperta al Direttore della Reggia di Caserta
Mauro Felicori

Caro direttore,
prendo spunto dal ricorso di Legambiente – che allego alla presente – per chiederle di intervenire in merito allo scandalo delle cave sui Colli Tifatini. Certamente a lei sarà nota la circostanza storica secondo cui Luigi Vanvitelli propose al re Borbone di realizzare la grande Reggia nella piana casertana. Venne preferita rispetto ad altre prestigiose location proprio grazie al fatto che il Palazzo Reale poteva sfruttare due rendite di posizioni di tipo ambientale e naturale: da un lato la corona delle colline dei Tifatini che facevano da sfondo al palazzo ed al giardino reale. Dall’altro la possibilità di utilizzare le sorgenti provenienti dal Taburno (grazie ai Ponti della valle) per alimentare il sistema di cascate e di vasche, che rendono unico il paesaggio del nostro sito vanvitelliano.

Ora le chiediamo un intervento per poter salvaguardare e tutelare questo patrimonio, che già oggi risulta devastato e compromesso da decenni di rapina per le attività estrattive (che spesso hanno finito per alimentare il ciclo dell’economia criminale). In tal senso va la delibera dei comuni per realizzare finalmente il parco regionale dei Colli Tifatini.

Per cortesia non ci risponda che non si tratta di materia di sua pertinenza, come già ha fatto in altri casi (vedi l’assurda decennale vicenda dell’Archivio di Stato). A lei come a noi dovrebbe essere ben chiaro che la Reggia non potrà assumere ruoli e funzioni di grande attrattore se non in un contesto geografico e socio-economico, come quello della antica Terra Laboris. Naturalmente su questi obiettivi di valorizzazione e tutela devono scendere in campo anche gli altri attori sociali ed istituzionali (a partire dalla Provincia e dal comune di Caserta)
Pasquale Iorio – le Piazze del Sapere

A seguire il comunicato di Legambiente, che merita il sostegno di tutto il terzo settore. Legambiente presenta ricorso al TAR contro il decreto di proroga dei tempi di estrazione della cava Cementir

“ Il Circolo Legambiente di Caserta, insieme al “ComER”, al “Comitato Cittadino di San Nicola La Strada” e al movimento politico “Speranza per Caserta”, ha proposto ricorso contro il Decreto Dirigenziale n. 62 del 29 dicembre 2017 con cui la Giunta Regionale Campana ha autorizzato la proroga dei termini di estrazione in favore della cava della CEMENTIR Italia spa.

Al di là delle numerose criticità legali e amministrative che riguardano sia il percorso burocratico di approvazione della Legge Regionale di riferimento (L.R. 22/2017), sia la Legge stessa, in pendenza, tra l’altro, di un ricorso per illegittimità costituzionale proposto dal Governo della Repubblica Italiana, Legambiente Caserta intende sottolineare ed evidenzia che tale proroga ritarda significativamente i tempi della riqualificazione ambientale delle cave a fine concessione, raddoppiando i tempi per l’esecuzione dei relativi progetti. Tutto ciò comporterà un ulteriore ritardo nel recupero del nostro territorio per la presenza delle cave Cementir, Luserta e Moccia che occupano una superficie notevole della nostra città.

Non è più rinviabile la chiusura delle cave. La salute dei cittadini e il recupero del paesaggio dei colli Tifatini lo richiedono fortemente, anche in vista del costituendo Parco Interurbano”.
Pubblicato  in data  21 marzo 2018