Casertana, ora è buio pesto

Quarta sconfitta consecutiva per i falchetti

Nonostante il cambio di “look”, con Taldo che ha sostituito Trevisan come DS e Pavanel che ha preso il ruolo di allenatore al posto dell’esonerato Iori, la Casertana continua ad incespicare e a non convincere. Altra, ennesima, sconfitta contro il Picerno (0-1), che provoca una crisi di risultati senza precedenti: quart’ultimo posto in classifica e un misero +1 sull’avversaria principale Messina. È certo che il cambio di allenatore è una cosa che a volte non rende subito, ma i falchetti continuano a sbagliare atteggiamento e ad apparire abulici e molli. Zeoli, che ha sostituito lo squalificato Pavanel, mette in campo un 3-4-2-1 che somiglia molto a quello di Iori; Tomei risponde con un 4-2-3-1. L’inizio è “soft” da parte di entrambe le compagini, ma ad avere le chance principali è il Picerno (11’ Nicoletti, 13’ Petito, 14’ Franco). Primo squillo dei falchetti solo al 15’ da Vano, il cui tiro da fuori area e da posizione defilata è respinto da Summa. Al 25’ occasione colossale per la Casertana: cross di Paglino dalla destra sul secondo palo per Bakayoko, che a botta sicura colpisce la traversa. In questi frangenti i falchetti sembrano offrire sprazzi di buon gioco, poi ritorna in auge il Picerno. Al 35’, infatti, Maiorino mette un gran bel traversone per Guerra, che mette dentro lo 0-1. La Casertana non reagisce e questa situazione potrà solo ulteriormente peggiorare. Zeoli inserisce anche Proia e Capasso (57’), ma non ne cava niente di buono. Continua a piovere sul bagnato al 73’ con il “rosso” a Carretta per un’entrata scomposta su Guerra. Il Picerno continua ad assumere fiducia, andando innumerevoli volte vicino al raddoppio (79’ Santarcangelo e Petito, 83’ Pagliai, 86’ Santarcangelo, 88’ Petito) e solo uno strepitoso Zanellati evita una sconfitta di maggiori proporzioni. Per la Casertana poco e niente, tutti da bocciare, tutti da sottoporre all’esame di riparazione, anche perché la classifica comincia a preoccupare e non c’è spazio per ulteriori passi falsi. Il calendario si dimostra galeotto con Turris, Messina e Taranto (le ultime tre della classe) da affrontare nelle prossime tre partite. Dead or alive, morte o redenzione, condanna o salvezza: fuori gli attributi!

(Foto di Ciro Santangelo)