Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del segretario PD Antonio Riello di Castel Morrone in merito alla convocazione,lo scorso 8 agosto a Napoli, del Comitato esecutivo Ente idrico campano che non ha raggiunto il numero legale e non ha discusso l’ordine del giorno.
FALLITO (PER ORA) IL BLITZ DI FERRAGOSTO SULL’ACQUA: Venerdì 8 agosto a Napoli si è tentato di decidere anche il futuro dell’acqua a Caserta e dell’intera provincia con i suoi 104 comuni, tra cui Castel Morrone. Il comitato esecutivo dell’Ente Idrico Campano voleva passare da una gestione interamente pubblica a una società mista, con il 45% ai privati per i prossimi 30 anni. Noi diciamo no. Perché l’acqua è un bene comune e deve restare sotto il controllo di enti pubblici, non di capitali privati. Venerdì scorso hanno provato a far passare questo blitz, ma non hanno raggiunto il numero legale. Il delicatissimo argomento sarà ridiscusso nella prossima seduta convocata il 27 agosto. Noi vigileremo attentamente, pronti a difendere l’acqua pubblica in ogni sede. Ad intervenire è Antonio Riello, segretario PD di Castel Morrone, che non ci sta sull’affaire acqua-pubblica e dichiara che se la politica è davvero Politica, quella fatta di scelte nette, le amministrazioni dei comuni della provincia di Caserta, tra queste l’amministrazione comunale (ancora per poco) di Castel Morrone, avrebbero già dovuto fare le loro scelte per la gestione pubblica dell’acqua, ma invece nulla!
Si è preferito in questi anni deviare, ironizzare, confondere.Qui non si discute solo il merito della questione – gestione pubblica dell’acqua – ma anche il metodo che richiama alla responsabilità istituzionale: ma davvero pensano di prendere in giro la cittadinanza con questi trucchetti ferragostani fregandosene di ciò che il popolo ha espresso con il referendum del 2011?