Nel weekend scorso la Casertana non è scesa in campo, ma si è tenuta comunque la quattordicesima giornata di serie C. I falchetti non hanno giocato perché avrebbero dovuto affrontare l’Atalanta U23, formazione con diversi giovani convocati dalle nazionali impegnate in questi giorni. Partiamo dalla classifica:
1 Salernitana 30 punti
2 Benevento 29p.
3 Catania 28p.
4 Cosenza 26p.
5 Monopoli 22p.
6 Crotone 21p.
7 Casarano 21p.
8 Casertana 19p.
9 Potenza 19p.
10 Atalanta U23 17p.
11 Trapani 17p.
12 Cavese 16p.
13 A. Cerignola 16p.
14 Giugliano 15p.
15 T. Altamura 15p.
16 Latina 14p.
17 Sorrento 13p.
18 Siracusa 12p.
19 Foggia 11p.
20 Picerno 10p.
Casertana e Atalanta U23 una partita in meno. Trapani 8 punti di penalità.
Capocannoniere girone C: Chirico (Casarano) e Gomez (Crotone) 9 goal.
Sembra naturale pensare che la promozione sia un affare tra Salernitana, Benevento e Catania, le tre compagini partite coi favori del pronostico. Può ancora sperare il Cosenza, a soli 4 punti dalla vetta e anch’essa tra le favorite alla vigilia. Le altre, a meno di clamorosi risvolti, sembrano poter aspirare solo a tranquilli playoff. Tra di queste pure la Casertana, ritornata finalmente nella parte di classifica “di sinistra” (e non sto facendo propaganda elettorale!). Sarà pressoché impossibile per i rossoblù inserirsi nella lotta per la promozione, che, ricordiamo, riguarda solo la vincente del girone, mentre le altre saranno destinate alla complicatissima tagliola dei playoff. Tra l’altro, sarà difficile pure centrare la postseason, visto che da dietro corrono: il Trapani, per ora primo degli esclusi, è a soli -2 dai falchetti. Senza la forte penalità i siciliani sarebbero in piena lotta per il vertice. Nella parte “di destra” della classifica, è bagarre per evitare i pericolosi playout. Dalla Casertana in giù (non mi vogliano male i sostenitori dei rossoblù più ottimisti) c’è una fila di team che lottano tra i playoff, salvezza diretta, playout e retrocessione. Coinvolto anche il Cerignola, reso irriconoscibile da un mercato in uscita quasi fallimentare e che pochi mesi fa lottava per la B. Le altre sono squadre che, bene o male, sono abituate alla lotta per la permanenza in terza serie. Sarebbe da escludere da questa nomea il Foggia, solo penultimo e che dimostra di non aver fatto quel passo in più per evitare i bassifondi, dopo la salvezza acciuffata “coi capelli” l’anno scorso. Delude anche il Picerno, che ultimamente aveva abituato i suoi tifosi all’aria di alta classifica. Ma non tutto è perduto. Il campionato ha in serbo altre ventiquattro giornate e niente è stato già deciso. La classifica è effettivamente corta e potrebbero accadere delle sorprese, in testa ed in coda. L’imperativo è sempre dare tutto e non mollare fino al fischio finale della trentottesima giornata.
(Foto di Ciro Santangelo)