Un grave dramma familiare, avvenuto a luglio scorso, quando una donna fu ricoverata in condizioni disperate, decedendo 15 giorni dopo, ha cambiato risvolto quest’oggi.
La donna, trovata in fiamme, il 31 luglio 2025, all’interno della sua abitazione, con la sola presenza del figlio 37 enne, che dichiarava di aver cercato di spegnere le fiamme per salvare la madre, fu trasferita d’urgenza in ospedale con ustioni di terzo grado che le avevano devastato gran parte del corpo, fino a giungere alla morte il 15 agosto 2025.
I Vigili del Fuoco, ipotizzarono si trattasse di un tentativo di suicidio e fu l’ipotesi prevalente, fino a stamane.
Le indagini successive hanno, infatti, ribaltato completamente la ricostruzione iniziale.
Coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri di Afragola hanno approfondito ogni dettaglio della vicenda, fino ad escludere la pista del gesto volontario e le attività investigative, supportate anche da analisi tecniche, hanno fatto emergere gravi elementi di responsabilità a carico del figlio della vittima
Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Afragola hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, che è stato sottoposto anche ad una perizia psichiatrica.
Gli esperti lo hanno ritenuto capace di intendere e di volere, al momento dei fatti, pur diagnosticando un disturbo di schizofrenia paranoidea, tenuto sotto controllo da una terapia farmacologica che non avrebbe mai interrotto.
Il motivo dell’omicidio, secondo gli inquirenti, sarebbe stato la relazione sentimentale che la donna aveva intrapreso con un altro uomo, circostanza che il figlio non avrebbe accettato.
Il rapporto tra madre e figlio, a seguito della perizia, sarebbe, infatti, risultato essere un rapporto “morboso e tossico” e, di fronte alla prospettiva di un legame che lo avrebbe escluso, l’uomo avrebbe reagito in modo feroce, gettando addosso alla madre dell’alcool ed appiccando il fuoco con un accendino.
L’indagato si trova in carcere, in attesa delle prossime decisioni dell’autorità giudiziaria.