a cura di Belvederenews
In Campania solo una persona con diabete su 4 è realmente soddisfatta del rapporto con il medico nella gestione della patologia e il 14% ne dà una valutazione critica.I dati emergono dalle anticipazioni di una ricerca in corso realizzata da GfK su diabete e qualità di vita, che ha coinvolto 500 persone con diabete in tutta Italia. Dallo studio condotto per Sanofi Italia si evince che il diabetologo è il medico di riferimento per l’88% dei pazienti campani e nella quasi totalità di casi è uno specialista che lavora presso il SSN. Il 17% dei pazienti non riesce ad avere un’aderenza ottimale alla terapia: dimentica 1 o 2 volte alla settimana di fare la terapia e solo il 34% fa l’autocontrollo correttamente. Sono ampie le aree di insoddisfazione e di criticità: difficoltà nel seguire la dieta, mantenere la forma fisica e tenere sotto controllo la glicemia, oltre al timore di ipoglicemie. Difficile seguire anche l’autocontrollo giornaliero.
Per questo a Napoli è nato il progetto “Diabetico Guida”, promosso dall’associazione GIDA Onlus che propone una persona con diabete particolarmente esperta in grado di insegnare la capacità di autogestire la condizione per accettarla e viverla attivamente. La figura nasce da un percorso di formazione e di verifica. E per chi lo supera c’è l’attestato di partecipazione al Corso di Formazione per Diabetico Guida, un riconoscimento che consente di educare e addestrare altre persone con diabete per diventare il loro supporto concreto e un reale punto di riferimento. Il progetto è stato presentato ieri sera a Napoli durante la seconda tappa del tour di #5innovazioni, il contest promosso da Sanofi Italia per far emergere le migliori pratiche sul diabete. Il “Diabetico Guida” è tra i 5 finalisti. La premiazione del vincitore si svolgerà a Roma il 19 maggio.