di Antonio De Falco
CASERTA – Stiamo arrivando vergognosamente e drammaticamente al termine la vicenda del piccolo Charlie Gard , – dichiara Ciro Guerriero dirigente regionale del MNS- il bambino di 10 mesi nato con una rara malattia genetica al quale tra poche ore sarà staccata la spina dai medici del Great Ormond Street Hospital di Londra che reputano il suo male incurabile, nonostante i genitori avessero individuato una cura sperimentale negli Stati Uniti d’America.
Il caso è arrivato alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che lo scorso martedì, dando ragione ai giudici inglesi, ha decretato che Charlie non dovesse più vivere.
La procedura prevede una sedazione profonda e il distacco del ventilatore che lo tiene in vita.
L’effetto sarebbe una morte per soffocamento, pur in un paziente sedato.
Mentre in tutta Europa sono state lanciate campagne al grido di “Don’t kill Charlie” e organizzate veglie di preghiera, Ciro Guerriero, lancia un appello a nome di tanti cittadini della Provincia di Caserta, e nazionali, di rispettare la volontà dei genitori. «La vicenda del piccolo bambino inglese Charlie Gard e dei suoi genitori colpisce tutti noi per il carico di dolore e di speranza che ci consegna» ha scritto il dirigente del MNS e presidente di Caserta Kest’è.
Nell’esprimere la sua vicinanza al padre Chris e alla madre Connie e a quanti «hanno curato e hanno lottato» con il piccolo Charlie, «va rispettata e ascoltata anzitutto la volontà dei genitori e, al contempo, è necessario aiutare anche loro a riconoscere la peculiarità gravosa della loro condizione, tale per cui non possono essere lasciati soli nel prendere decisioni così dolorose, un servizio all’ammalato ritengo che deve continuare fino alla morte naturale ».