La Casertana espugna il “Liguori” di Torre del Greco (1-2) ed ora può guardare con maggiore fiducia alla corsa verso la salvezza. I falchetti, seppur un po’ compassati, hanno mostrato maggior aggressività contro una squadra a dir poco spacciata e che non vince da 13 partite. È la prima di Pavanel in panchina e l’ex Renate vara subito un 3-4-2-1 non proprio uguale a quello di Iori; Forzati risponde col 4-3-1-2. La Casertana fa subito il proprio gioco: Paglino mette al centro per una difficile girata di Deli, che manda fuori (2’). Ancora Deli protagonista al 17’, quando il suo colpo di testa è deviato in angolo da Desiato. I ritmi sono bassi e rispecchiano le posizioni in classifica. Al 36’ Deli mette un bel cross che è respinto dalla difesa avversaria e va a Vano, che prova un’acrobazia, ma ottiene solo un angolo. Solo a fine primo tempo la Turris mette relativamente paura alla difesa rossoblù (40’ Porro, 43’ Nicolao). Poco dopo l’inizio del secondo tempo, quello che non ti aspetti: cross di Giannone, colpo di testa di Porro che colpisce l’incrocio dei pali e finisce sui piedi di Kontek, il quale lo respinge nella propria porta per l’1-0 Turris. La reazione rossoblù non tarda ad arrivare e al 52’, su corner di Damian, Vano spezza la maledizione del gol, mettendo a segno con un colpo di testa, la specialità della casa. Il gol mancava infatti ai falchetti da quasi 500’! Ma non finisce qui, perché al 59’ un ennesimo e preciso traversone di Damian va verso Vano, che sotto porta se lo aggiusta come vuole e batte il portiere avversario per l’1-2. Ora è tutto più facile, la Turris è sfiduciata, la Casertana rinvigorita. Poche chance dei corallini, che fanno suonare le sirene rossoblù solo all’ 80’ quando Porro si trova a tu per tu con Zanellati, ma la palla è lunga ed il portiere campano ha vita facile. Prima delle tre “finali” da segnare con la spunta verde della vittoria. Ne seguono altre due, Messina e Taranto, da vincere assolutamente. In caso di successo, si potrebbe così concludere una stagione cominciata malissimo con maggiore tranquillità. Attenzione però a non cullarsi sugli allori e a ritenersi già salvi: sarebbe imperdonabile.
(Foto di Ciro Santangelo)