Maddaloni – Si è tenuta questa mattina, sabato 6 giugno 2025, alle ore 11.00, nella nuova villetta comunale di viale Europa a Maddaloni intitolata a già sindaco Giovanni Di Cerbo, l’inaugurazione dell’opera artistica in ferro realizzata dal fabbro artigiano Michele Affinito.
L’evento, presentato dalla giornalista Lucia Grimaldi, si è svolto alla presenza del sindaco Andrea De Filippo, del consigliere regionale Vincenzo Santangelo, del presidente del consiglio comunale Angelo Campolattano, di padre Eduardo Scognamiglio, di numerose associazioni e realtà attive sul territorio cittadino quali l’ANFI, la PRO LOCO “SAN MICHELE” , l’ ALBERO DELLA VITA , l’UNAC, la palestra FIT RENGA , la CROCE ROSSA e la PROTEZIONE CIVILE, oltre che di tanti cittadini, ha avuto come madrina ROSA VIGLIOTTA,
Il sindaco, nel suo intervento di apertura, ha avuto parole di elogio per il concittadino Michele Affinito, abile artigiano e uomo di straordinaria generosità, che ha realizzato l’opera a titolo gratuito per lanciare un messaggio di grande attualità ed importanza con il linguaggio dell’arte e della bellezza, concretizzando un impegno fattivo e una grande sensibilità verso la città.
Michele Affinito, nel ringraziare gli intervenuti e le istituzioni, ha a sua volta sottolineata il significato dei vari simboli che compongono la sua opera. Un’opera che racconta con la potenza del ferro e la delicatezza delle forme, la complessità della condizione femminile: una figura di donna, sospesa su una sfera, sorretta da una struttura che sembra stare in equilibrio sul mondo, tra forza e fragilità. Simbolo evidente di quanto sia fragile l’equilibrio, e al tempo stesso di quanta forza serva per mantenerlo. Una forza che spesso le donne devono esercitare in silenzio, in solitudine, contro ostacoli visibili e invisibili. Il colore rosso, in punti specifici, sottolinea questo messaggio. E non è un caso che quest’opera sia stata collocata qui, in uno spazio attraversato ogni giorno da studenti, bambini, famiglie. A pochi passi da un liceo scientifico e da scuole dell’infanzia, questa scelta ha un significato preciso: parlare ai giovani, perché è da loro che può e deve nascere un vero cambiamento.
Se vogliamo un domani libero dalla violenza, dobbiamo educare oggi al rispetto, alla parità, alla libertà.Quest’opera non è un monumento statico, ma un punto di partenza, come ha sottolineato la madrina Rosa Vigliotta. Oggi è una traccia nel paesaggio urbano e nella coscienza collettiva, che da domani deve e può diventare un invito ad incontrarsi intorno ad essa per riflettere, parlare e agire.
Michele Affinito, che ha saputo trasformare il ferro – un materiale duro, resistente – in un messaggio universale.E insieme a lui istituzioni, associazioni, scuole, cittadini hanno sostenuto ed incoraggiato questa iniziativa affinché questa scultura sia un luogo vivo, di dialogo, di memoria e di crescita. Un punto da cui partire per costruire un mondo in cui l’equilibrio tra forza e fragilità non sia più una lotta solitaria, ma una responsabilità condivisa.