Furto sacrilego all’interno della Cappella gentilizia di un palazzo nobiliare a Casapulla

La Cappella era dedicata alla Concezione di Maria Santissima e a Sant’Antonio Abate.

Solo un caso ha portato alla scoperta del furto perpetrato all’interno della Cappella gentilizia di un palazzo nobiliare di Casapulla, cittadina a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta. Conoscevano certamente le abitudini della Confraternita dell’Addolorata che gestisce la Cappella, i ladri che sono entrati ed hanno trafugato tele del 1700, statue lignee raffiguranti alcuni Santi, candelabri ed altri oggetti sacri dall’alto valore artistico.

Attualmente la Cappella, di proprietà della famiglia dei Notai Di Caprio, era in condizioni fatiscenti, tanto che ne era stata vietata la frequentazione per le gravi condizioni critiche della struttura per cui non era quotidianamente frequentata e non si effettuavano Messe, anche perché a causa della mancanza di fondi non si era potuto ancora provvedere alla sua ristrutturazione.

E se il maltempo delle ultime settimane non avesse aggravato la situazione strutturale e, a causa di ciò non fossero cadute alcune tegole e calcinacci, chissà quanto tempo sarebbe occorso per accorgersi del furto sacrilego. Furo che ha provocato grande sgomento nella comunità pastorale di Casapulla, soprattutto a poche ore dalla festa di Sant’Elpidio Vescovo, patrono della cittadina. I responsabili della Confraternita hanno denunciato il furto alla stazione dei Carabinieri di San Prisco che hanno iniziato le indagini investigative del caso. Sul posto anche i Vigili del Fuoco.