Articolo di Michele Letizia
Succederà ad Arienzo, per l’evento LA CROCE – PACE SUBLIME PENSIERO – collettiva di arti visive(locandina allegata) dal 20 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, ore 17.00 presso la Chiesa di S. Maria degli Angeli e il Convento dei Frati Cappuccini in via Cappuccini 16 Arienzo CE.

Durante la serata di inaugurazione della collettiva d’arte, come secondo appuntamento legato al progetto LA CROCE, i relatori spazieranno tra pensieri personali ad hoc e argomenti indirizzati, quali;
*uno dei sigilli dell’Ordine del Tempio e il disegno di Daniela Colonna
* l’uovo o la gallina? è nato prima, lo Stato di Israele o la Palestina?
* la Madonna nera e Notre Dame
* UOMO – LIBERTA’ e RAZZISMO
Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev / Robert Charroux,
Al tavolo saranno ulteriormente nobili argomenti qualiquelli riguardanti i QUATTRO RE MAGI e LA BEFANA. Sorprendente e paradossale questo focus sul quarto Re, chi fu, esistette veramente o solo nelle narrazioni?
Con presunzione rispondo SI, il quarto Re è esistito e anche più volte ed esisterà sempre; insieme arriveremo a comprendere il perché.
Chiaramente i MAGI incrociano la BEFANA, la incrociano nella storia, e si realizzano nelle nostre menti due parentesi, che da fatti veri diventano metafore di vita e messaggi PRIMI, subliminali, per uomini BAMBINI che in forme confuse figurano da una parte i MAGI e dall’altra la BEFANA, e che un giorno gli uomini VECCHI, chiariranno e metteranno insieme come CONCETTO e potrebbero suggerirlo all’uomo VENTURO.
Il quarto Re Magio/Mago? Un momento!
Quei TRE, saggi, in viaggio da una certa “Babilonia”, sacerdoti della scuola di Zoroastro, l’iranico, giunsero seguendo una cometa (meta), furono Magistri del Cielo e della Terra, in MISSIONE per RICONOSCERE (discernere) il BAMBINO.
La loro entrata in scena coincide con l’Epifania (il culto pagano della befana risale al culto della dea Diana, dea lunare del ciclo lunare, del calendario quindi dell’ agricoltura, della caccia, della Vita e il tutto coincide con il primo periodo post solstizio d’inverno “Sol Invictus”che trova spazio dal 19 dicembre al 19 marzo, quindi all’equinozio di primavera; il NATALE come rinascita, l’EPIFANIA come augurio alla fertilità) e loro stessi, i MAGI, con i loro nomi e i doni che portano, sono simboli di una continua e ciclica rinascita che ha come periodo quello delle fasi cicliche lunari durante i giorni(periodo) dell’intero anno solare.
ARTABAN, il nome, da dove arriva?
Arta o Asa (dal sanscrito Rta, Giustizia, Ordine, Verità), uno dei massimi Amesa Spenta, nozione comune indo-iranica relativa al giusto ordine del cosmo e del rito. Opposto dell’Arta è la Drug, cioè la Menzogna, principio di disordine, di ribellione, di caos, di disobbedienza al volere di Ahura Mazdā. Arta non è tanto una nozione astratta quanto una potenza cosmica. Nell’Avestā colui che aderisce all’Arta o che possiede l’Arta (ašavan) è l’uomo giusto, buono, contrapposto al partigiano della Drug (dregvant). Nei testi medio-persiani il derivato ahrav ha un analogo significato. Nelle iscrizioni achemenidi l’aggettivo artavan è riferito ai defunti. PerGreci, artáioi era il nome che i Persiani davano agli eroi. Arta in tutta la tradizione iranica è connesso con Ātar, il Fuoco, ed è venerato come il “migliore”, il “brillante”, lo “splendente”. Il suo nome, fu il quarto Re!
E quale dono portava a Gesù? Degli altri, conosciamo già qualcosa?
*Per quanto riguarda il dono di GASPARE, era abitudine comune utilizzare essenze e incensi per onorare gli dèi, quindi l’INCENSO che lui offre a Gesù è un modo per affermarne la natura divina del Cristo.
*BALDASSARRE portava la MIRRA, utilizzata per produrre un unguento prezioso usato a scopo estetico, ma anche per il culto dei morti. Essa rappresenta l’INVESTITURA di Gesù a Re e Dio, e in un certo senso la Sua eternità, poiché lo stesso unguento che gli viene donato alla nascita sarà quello con cui verrà composto il Suo corpo deposto dalla Croce.
*L’ORO e con esso MELCHIORRE riconosceva la regalità di Gesù.
E il dono di Artaban?
Il dono sta nella narrazione del CONCETTO; “I tre Re Magi erano quattro”.
Voce di popolo, voce di Dio.
Il quarto Re si chiama appunto Artaban. È un mago/magistro particolare/unico perché ha il miglior dono per Gesù Bambino. Lungo il CAMMINO si ferma a curare il prossimo e arriva DOPO, diciamo in ritardo(al momento giusto)!
Giunge quando già i tre magi, quelli del presepe, sono usciti di scena.
Artaban arriva, la CAPANNA è vuota e continua, percorre e segue, cerca Cristo, ormai diventato grande/adulto. Artaban realizza il suo CAMMINO 33 anni dopo e realizza la risurrezione. Non partecipa alla NASCITA, ma compie con il suo CAMMINO la RISURREZIONE. Artaban è la MATURITA’ di Gesù, la PIETRA FILOSOFALE del Cristo!
E quando incontra Gesù, Gesù gli dice che effettivamente lui è stato il più puntuale di tutti. Artaban, portava in Sé una perla, uno zaffiro e un rubino, simboli potenti; la perla/purezza, saggezza e amore, lo zaffiro/fedeltà, saggezza e protezione spirituale eil rubino/amore passionale, coraggio, autorità e regalità, legato al fuoco interiore. Per tutta la vita Artabancontinuò il CAMMINO, cercando informazioni su QUEL BAMBINO a cui avrebbe voluto rendere OMAGGIO, guidato da una STELLA. ARTABAN è un modello per tutti noi, incrocia la BEFANA, la MISERICORDIA incrocia il RICATTO, al carbone della strega, per i bimbi cattivi, si complimenta il dialogo con le perle di saggezza del mago. Il cristianesimo incrocia il paganesimo, è questo diventa un sorprendente messaggio di PACE.