Kim Rossi Stuart incanta Lucca: il film festival si chiude tra arte, emozione e impegno per il futuro

L’attore e regista riceve il Premio alla Carriera nella giornata conclusiva del Lucca Film Festival 2023, che lancia anche un concorso dedicato all’ambiente.

Il 1° ottobre si è chiusa la 19ª edizione del Lucca Film Festival, tra cinema d’autore, riflessioni culturali e nuove visioni ambientali. Protagonista Kim Rossi Stuart, omaggiato con una masterclass e il Premio alla Carriera. Al centro anche l’impegno ecologico con il lancio del concorso “For Future”.

Un artista coerente e coraggioso

La scena finale del Lucca Film Festival 2023 ha avuto un volto preciso: quello di Kim Rossi Stuart, protagonista della giornata conclusiva e figura tra le più eleganti e appartate del cinema italiano.

Il festival gli ha conferito il Premio alla Carriera, riconoscendo un percorso artistico fatto di scelte autonome e rigorose. Rossi Stuart non ha mai inseguito le logiche del mercato. Ha preferito l’autenticità, la profondità e la qualità a ogni facile consenso.

Nel corso della giornata, il pubblico ha potuto assistere alla proiezione dei suoi tre film da regista: Anche libero va bene (2005), un’intensa riflessione sul rapporto padre-figlio; Tommaso (2016), un’analisi lucida e spietata sulla crisi di identità maschile; Brado (2022), un’opera asciutta e potente sul rapporto generazionale e sul dolore non elaborato.

Tre film legati da un filo comune: il coraggio di indagare la fragilità umana con uno sguardo sincero, mai compiaciuto.

La masterclass: un incontro intimo col pubblico

Il cuore della giornata è stata la masterclass tenuta da Rossi Stuart, che ha dialogato con un pubblico attento e numeroso.

L’artista ha raccontato i momenti più intensi del suo percorso, parlando della necessità di “cercare la verità emotiva” attraverso i personaggi. “Non si tratta di interpretare. Si tratta di vivere, senza filtri,” ha affermato.

Durante l’incontro, molti giovani registi e studenti hanno posto domande sulla scrittura, la direzione degli attori e le difficoltà di produrre film indipendenti.

Rossi Stuart ha risposto con schiettezza e generosità, sottolineando quanto sia fondamentale credere nei propri temi, anche se poco redditizi. “Un film sincero lascia il segno. Anche se pochi lo vedono, può cambiare qualcosa dentro chi guarda.”

Il concorso “For Future”- il cinema per la Terra

In parallelo all’omaggio a Rossi Stuart, il festival ha presentato ufficialmente il concorso “Lucca Film Festival for Future”, promosso in collaborazione con il Gruppo Sofidel, tra i principali produttori europei di carta tissue, impegnato da anni nella transizione ecologica.

Il concorso invita filmmaker emergenti a realizzare cortometraggi ispirati ai temi della sostenibilità ambientale, della crisi climatica e delle nuove sfide ecologiche.

Gli organizzatori hanno specificato che non si cercano film didascalici, ma opere capaci di raccontare in modo personale e creativo il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. La natura, l’acqua, il consumo, la migrazione climatica, il degrado urbano e la speranza: tutti temi ammessi, purché affrontati con consapevolezza artistica.

La giuria premierà opere che sappiano coinvolgere emotivamente e stimolare il pensiero critico, spingendo lo spettatore a riflettere sulle responsabilità individuali e collettive.

Il cinema come strumento di cambiamento

Il lancio di “For Future” segna un passaggio importante per il Lucca Film Festival, che non si limita più a raccontare storie, ma si assume il compito di generare consapevolezza.

Negli ultimi anni, il cinema ha mostrato un interesse crescente verso l’ecologia narrativa, ovvero la capacità di raccontare la crisi ambientale senza rinunciare alla forza estetica e simbolica del linguaggio cinematografico.

Film come Don’t Look Up, First Reformed o documentari come quelli di Yann Arthus-Bertrand e di Werner Herzog hanno aperto nuove vie alla sensibilizzazione climatica.

Ora anche il Lucca Film Festival, grazie a “For Future”, si inserisce in questa rete culturale internazionale, offrendo ai giovani autori uno spazio per raccontare la Terra che cambia e quella che possiamo ancora salvare.

Un’edizione coraggiosa e consapevole

La 19ª edizione del Lucca Film Festival si è distinta per equilibrio e qualità. Ha saputo affiancare la grande tradizione del cinema d’autore a nuovi linguaggi e nuove urgenze.

Con l’omaggio a Kim Rossi Stuart e l’apertura al cinema ambientale, il festival ha mostrato una chiara direzione: valorizzare le visioni autentiche e affrontare i grandi temi del nostro tempo.

Non solo arte, dunque. Ma anche etica, futuro e comunità. Elementi che rendono questa rassegna non un semplice evento, ma un laboratorio permanente di idee e di immagini.