Pubblichiamo l’ultimo report sul consumo di suolo del Snpa (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), cui fanno capo l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione la Ricerca Ambientale) e le agenzie regionali Arpa, che hanno stilato una graduatoria delle città più cementificate d’Italia. Si tratta di luoghi un cui non vi sono né prati, né campi coltivati, né parchi e dove i giardini pubblici sono davvero pochissimi, perché la quasi totalità del territorio è occupata da costruzioni. La mancanza di verde pubblico rende, ovviamente, ancora più insopportabile il caldo di questi giorni, soprattutto in città dove la copertura artificiale supera il 60%, il 70%, l’80%, e persino il 90% del territorio.A Casavatore, per esempio, il 90,9% del territorio comunale è coperto dal cemento delle costruzioni o dall’asfalto delle strade. Dopo Casavatore, infatti, trovismo Arzano, nell’area settentrionale di Napoli, dove a essere costruito è l’83,2% del territorio. Segue Melito di Napoli, a pochi chilometri di distanza, con l’81,2%, e la vicina Cardito, con il 73%.
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