La gioia del donare – Commento al Vangelo di domenica 11 novembre 2018

di Marco Natale

Oggi Gesù rivolgendosi alla folla, e attraverso di loro, anche a ciascuno di noi oggi, ci fa un invito molto chiaro, quello di prestare attenzione al comportamento degli scribi per i quali ciò che conta è l’esteriorità. Per loro è stata preparata una condanna severa. Il nostro atteggiamento deve essere completamente l’opposto. La nostra vita si deve fondare su tutto ciò che è concreto ed essenziale. L’esempio su come trasformare la nostra vita potrebbe essere comportarci allo stesso modo della vedova, che sempre nel racconto del Vangelo di oggi, ci vuole far rendere conto che è solo donando, dando tutto ciò che abbiamo, condividendo con il nostro prossimo possiamo raggiungere nella maniera più autentica la gioia vera. Attenzione però a non confondere l’elemosina con la carità. Queste due parole potrebbero sembrare la stessa cosa, ma non è cosi. L’elemosina è privarci del superfluo, dare qualche spicciolo alle persone che incontriamo per strada. La carità, invece, consiste nella capacità che ciascuno di noi mette in atto condividendo non tanto le cose materiali, le quali comunque sono importanti, quanto piuttosto tutto il nostro essere, le nostre emozioni, le nostre gioie e i nostri dolori. Solo condividendo insomma si spalancheranno per noi le porte della felicità duratura e vera.