Le denunce della FIADEL costringono l’azienda a cambiare il luogo di lavoro, ma i problemi restano

La problematica relativa al luogo di lavoro, non sembra essere l’unico ostacolo da superare, infatti, la Sensi S.p.A. ha comunicato di aver presentato proposta di concordato preventivo presso il Tribunale di Macerata, ragion per cui, tutti i crediti anteriori alla data del 05 agosto u.s. non verranno liquidati dalla Società, ciò vuol dire, che sono a rischio i pagamenti del TFR e della liquidazione di fine rapporto degli operatori ecologici.

MONDRAGONE – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa fattoci pervenire dal Sindacato FIADEL provinciale di Caserta che sottolinea come l’aver cambiato il luodo di lavoro del Cantiere di Igiene Urbana del Comune di Mondragone, alla fine non risolverà i problemi denunciati. Ecco, di seguito il testo: “Le nostre denunce costringono l’azienda a cambiare il luogo di lavoro, ma i problemi restano. Buona la partecipazione all’assemblea indetta nella giornata odierna, tanti gli operatori che hanno partecipato, presenti anche molti curiosi. Nel mentre si svolgeva l’assemblea con i lavoratori e si discutevano gli argomenti all’ordine del giorno, è giunta inaspettata la notizia secondo cui l’azienda avrebbe deciso di trasferire il luogo di lavoro, riportandolo nuovamente presso la stazione ferroviaria di Falciano del Massico.

Una soluzione che ci soddisfa parzialmente, in quanto, quest’ultima decisione appare come un maldestro tentativo mal congegnato dell’azienda per silenziare i dissensi esposti all’indomani del passaggio di cantiere, solo dalla nostra Organizzazione Sindacale, poiché, il luogo di lavoro nel quale sono stati dislocati i lavoratori, risulta anch’esso nettamente inadeguato, inoltre, dista alcune decine di km dal Comune di Mondragone, un palliativo che difficilmente produrrà alcun effetto positivi alla vertenza.

Tuttavia, la problematica relativa al luogo di lavoro, non sembra essere l’unico ostacolo da superare, infatti, la Sensi S.p.A. ha comunicato di aver presentato proposta di concordato preventivo presso il Tribunale di Macerata, ragion per cui, tutti i crediti anteriori alla data del 05 agosto u.s. non verranno liquidati dalla Società, ciò vuol dire, che sono a rischio i pagamenti del TFR e della liquidazione di fine rapporto degli operatori ecologici.

Pertanto, facendo un rapido calcolo, i lavoratori, che nel frattempo sono stati trasferiti ad un’altra società lo scorso 13 agosto 2019, senza alcuna certezza di un reddito congruo, saranno costretti ad attendere il 15 ottobre prossimo per percepire una prima retribuzione per intero. In conclusione riteniamo che il recente passaggio di cantiere, che ha interessato gli operatori ecologici di Mondragone, sia stato un autentico fallimento sia nei modi che nei tempi, e che di sicuro produrrà numerose difficolta in termini economici e fiscali ai lavoratori difficilmente
sanabili in breve tempo.