Lucia Annunziata al Filangieri di Frattamaggiore

Stamattina presso I.S.I.S. G. Filangieri – Frattamaggiore la DS Immacolata Corvino e i docenti del Dipartimento di diritto hanno organizzato un incontro molto interessante con la giornalista Lucia Annunziata intitolato “Il posto dell’Italia nell’anno del grande cambiamento: elezioni, guerra e tecnologia”. A moderare l’incontro, la professoressa Maria Canciello. L’ intervento della Dirigente scolastica (che è intervenuta più volte anche per far comprendere agli studenti l’importanza di aggiornarsi sugli eventi fondamentali che ci riguardano da vicino)  è stato seguito da quello dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Legalità e Tutela dell’Ambiente, Agnese Caserta e da quello della DSGA dott.ssa Carmela Sigillo.  Invitare una giornalista come l’Annunziata significa in qualche modo far entrare il mondo a scuola e infatti numerosi sono stati gli argomenti su cui si è concentrata l’attenzione dei partecipanti.

La giornalista, incalzata dalle domande delle altre relatrici, ha esordito dicendo che dopo 78 anni siamo di nuovo in guerra e che quando quest’ultima lambisce l’Europa si estende al resto del mondo. Le cause delle trasformazioni in atto sono molteplici e interdipendenti, per cui non è possibile scendere nel dettaglio, ma di sicuro è accaduto che le strutture create dopo la Seconda Guerra mondiale, per mediare i rapporti tra i vari stati e i due blocchi abbiano mostrato una certa fragilità. La stessa ONU non è riuscita a mostrarsi incisiva nell’adempimento del suo mandato. Bisogna poi considerare, ha continuato la giornalista, che quella attuale è la generazione delle guerre portate avanti grazie agli sviluppi delle nuove tecnologie, basti pensare all’uso dei droni che colpiscono con enorme precisione e che sono ideati dai programmatori di videogiochi. Pochi mesi mesi fa proprio un drone è stato utilizzato da Israele per colpire gli uffici di Hamas a Beirut, uccidendo uno dei principali leader del gruppo. Oggi il “grande” (Golia) può essere scalzato dal “piccolo” (Davide), per cui le vittorie e le sconfitte possono a volta essere imprevedibili. La tecnologia cambia le istituzioni e spalanca nuovi scenari di guerra, soprattutto se si tiene conto che l’intelligenza artificiale ha già raggiunto la quota dell’intelligenza umana, tanto che oggi potrebbero essere creati anche robot affettivi. A questo punto la giornalista rivolgendosi agli allievi ha lanciato una sorta di monito:

Voi siete di fronte a cambiamenti che potrebbero sconvolgervi. Il mondo dei vostri genitori non esiste più

Successivamente, sollecitati dai loro docenti, gli alunni delle classi quinte hanno posto alla giornalista alcune domande sul ruolo dell’Europa e dell’America in questo scenario di forti trasformazioni e poi sul conflitto in Palestina e sui paesi africani. Annunziata ha sottolineato che l’Europa è nata dal sogno di Spinelli dopo la fine dei due conflitti, anche per frenare certi obiettivi espansionistici, ma negli anni le tensioni si sono accumulate. La politica nazionale (alias il sovranismo) è infatti entrata in Europa, al cui interno ci sono schieramenti che somigliano a quelli nazionali e hanno il consenso di tutti i nostalgici del vecchio mondo. Per quanto riguarda l’America è chiaro che le prossime elezioni americane avranno un grande impatto, perché i due presidenti in corsa sono divisivi  in Italia e in Europa. Per quanto riguarda il conflitto tra Israele e Palestina, la giornalista ha affermato che ciò che Hamas ha fatto equivale alla caduta delle torri gemelle, ha colpito crudelmente Israele per soddisfare la voglia di vendetta del popolo palestinese e lo ha fatto per provocare una reazione altrettanto irresponsabile, che di fatti si è concretizzata con i bombardamenti su Gaza. Hamas, però, non è il popolo palestinese e il governo di Israele non è il popolo di Israele. Ci sono infatti precise responsabilità politiche, che bisogna saper individuare, evitando di far confusione. In questo contesto, ad oggi, l’Africa è il continente più desiderato per le sue risorse ed è sfruttato soprattutto dai suoi governi, per cui non possiamo averne sempre una visione pietistica. Di fronte a uno scenario così complesso i giovani di oggi, per evitare di essere travolti dagli eventi, devono tenersi informati per essere i protagonisti del cambiamento e far valere la propria opinione in tutti i contesti in cui operano e opereranno

La libertà di opinione (che comporta pur sempre la necessità di formarsi e informarsi) -ha dichiarato Annunziata- non è mai semplicemente data, si pratica ogni giorno, nel senso che ognuno sceglie a seconda del suo contesto limitante e frazionante. La vita, che è una sola, è fatta di cose che si vogliono fare, sta a voi scegliere quali rami togliere e quali innestare”

La giornalista stessa ha ammesso di essersi dimessa 13 volte, in quanto il lavoro giornalistico ha dei punti “frizionanti”,in primis ogni giornalista lavora per un editore che investe e con cui bisogna trovare un compromesso e poi è necessario considerare il complesso rapporto tra politica e giornalismo. Dunque, l’unica alternativa è restare in silenzio o andarsene. A ciascuno la propria scelta.