L’ultimo saluto ad Emanuele Reali, carabiniere che ha combattuto il male fino alla fine

di Alessandro Fedele

PIANA DI MONTE VERNA – Questo pomeriggio piazza XXI Maggio era gremita di persone che attendevano l’arrivo del feretro del vice brigadiere Emanuele Reali. Dalla piazza fino al Santuario dell’Immacolata, dove si sono svolte le esequie, Emanuele è stato accompagnato dai colleghi e dai parenti.

La tragica morte del carabiniere ha richiamato diverse autorità tra cui il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, il Comandante Generale dei Carabinieri e il capo della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone.

Il padre di Emanuele ha più volte ribadito che non serve a niente chiamarlo eroe ormai, perché suo figlio non è stato tutelato. Intanto agli occhi di tutti il vice brigadiere Reali deve rimanere un eroe, perché con la sua morte ha vinto il male, ha sicuramente trasformato la storia. Dalla sua vita perduta, “goccia che” in Italia oggi ha fatto “traboccare il vaso”, sarà possibile ricominciare, cambiando radicalmente il modo di fare giustizia. In questo strazio, nella tragedia irreparabile, la famiglia di Emanuele deve continuare a vivere. Negli occhi dei suoi figli il nostro carabiniere eroe continuerà a vivere.

Quest’angelo con le stellette che è volato in cielo sarà un esempio per le generazioni prossime, perché nonostante la fuga del malvivente al quale egli correva dietro, non si è arreso e ha continuato a lottare cercando di fermarlo, finché la giustizia non facesse il suo corso. Ma basta spargimenti di sangue come questo. Anche i sindacati di polizia in queste ore hanno detto basta e il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha fatto pervenire il suo messaggio di cordoglio facendo intendere ai suoi concittadini che prossimamente le cose cambieranno.

La provincia di Caserta ora più che mai si stringe attorno alla famiglia Reali. Il senso di comunità si è mosso con tutta la forza possibile questa settimana, e oggi, durante i funerali di Emanuele, ne è stata data la prova lampante.
Ad Emanuele va il grazie di tutta la comunità casertana, perché così giovane è stato spinto dall’entusiasmo di rincorrere il male senza badare alle conseguenze. La sua caserma, rappresentata dal Colonnello Alberto Maestri e dal Capitano Andrea Cinus, ricorderà sempre il suo collega come un eroe della strada e del dovere. Intanto ogni otto novembre, Caserta e Piana di Monte Verna, ricorderanno l’eroe di questa storia drammatica, grazie alle rispettive amministrazioni Marino e Castellano che hanno proclamato il lutto cittadino.