SANTA MARIA C.V.. Domenica , 4 aprile 2018, si è aperta la mostra ” arte reclusa/libera arte”. La mostra, che durerà fino al 14 aprile, si svolgerà presso l’anti sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli. Lo scopo della mostra è ospitare ed esporre manufatti e costruzioni, dipinti e invenzioni che nascono nello spazio ristretto della reclusione e nell’ambito dei servizi di salute mentale, ed in cui appare una connessione tra espressione creativa e salute mentale.
A parteciparvi sono tre ragazze appartenenti all’Unita Operativa Salute Mentale di Santa Maria Capua Vetere.
Da un anno, settimanalmente, la UOSM 21, guidata dal dott. De Mattia, in collaborazione con la dott.ssa Iaccarino e con il prezioso aiuto del maestro d’arte Salvatore D’Imperio, hanno organizzato un corso di disegno aperto a tutti.
Le opere sono state realizzate con gli acquerelli, e la tecnica usata è stata ” il disegno dal vero”, o meglio un’autentica fotografia di ciò che si vede.
Le artiste selezionate, che godranno dell’esposizione per 10 giorni, sono: Giuseppina, Anna e Antonietta. L’invito è sia andare a vedere le opere, sia partecipare al corso che si tiene ogni giovedì presso la UOSM 21 di Santa Maria Capua Vetere. Di seguito il link per accedere al sito della mostra
La manifestazione ripete per il suo secondo anno consecutivo l’esposizione delle perturbanti evasioni dell’Espressione dai territori in cui si trova reclusa.
Lo scopo della Mostra è ospitare ed esporre manufatti e costruzioni, dipinti e invenzioni che nascono nello spazio ristretto della reclusione e nell’ambito dei Servizi di salute mentale, ed in cui appare una connessione tra espressione creativa e salute mentale.
Il materiale di cui è composta la mostra nasce dai laboratori delle strutture detentive e dalle esperienze degli utenti dei Dipartimenti di salute Mentale del territorio Campano, ed emerge da quella zona di confine che divide gli antinomici concetti di norma e suo contrario, di libertà e chiusura, di malattia e salute, di repressione e volontà di esprimersi.
Le opere selezionate sono state scelte da una commissione composta da Adolfo Ferraro (psichiatra), Aurora Spinosa (storica dell’Arte), Lello Esposito (Artista), Adolfo fattori (Sociologo), Rossana Caivano (Psichiatra) e Amalia Fanelli (coordinatrice), e sono state visionate negli istituti penitenziari di Napoli – Poggioreale, Napoli – Secondigliano, Benevento, Santa Maria Capua Vetere e l’istituto di pena femminile di Pozzuoli, presso i centri diurni di riabilitazione psichiatrica del Dipartimento di salute mentale della ASL Na1 Centro e dei Dipartimenti del territorio campano