Ockham nel labirinto: filosofia e verità al centro del secondo appuntamento di “Scenari dal reale” allo SMODA

Sant’Arpino. Prosegue con un incontro denso di riflessione filosofica la rassegna “Scenari dal reale”, ospitata dallo Spazio Maccus Officina delle Arti (SMODA) di Sant’Arpino e in collaborazione con la testata giornalistica Belvederenews e il centro studi “Diderot” di Aversa. Giovedì 30 ottobre, alle ore 18:30, l’appuntamento dal titolo “Ockham nel labirinto. Il nome della rosa e la ricerca della verità” metterà al centro il pensiero del grande filosofo francescano inglese Guglielmo di Ockham, figura chiave della filosofia medievale e del nominalismo.

L’incontro, che unisce il rigore del pensiero alla dimensione scenica e musicale, nasce come presentazione del volume di Pasquale Vitale, Filosofia medievale. Storie, opere e concetti, edito da Diarkos.

Il testo si distingue per il suo intento di riconnettere la speculazione medievale alle grandi domande del presente, restituendo al Medioevo la sua funzione di laboratorio di idee, crocevia di fede, ragione e linguaggio. Con un approccio tanto storico quanto concettuale, l’autore percorre i momenti più significativi della filosofia medievale, mostrando come in essa si gettino le fondamenta della razionalità moderna: dall’elaborazione del pensiero cristiano alla nascita dell’individualismo, dal problema degli universali al rapporto tra potere e verità.

Accanto all’autore interverranno Guglielmo De Maria, docente di filosofia al Liceo “Amaldi” di Santa Maria Capua Vetere (che parlerà dei francescani di Oxford) e Gianni Aversano, direttore dello SMODA e docente al Liceo “Jommelli” di Aversa.

Il dialogo guiderà il pubblico in un percorso alla scoperta di Ockham come figura-chiave della modernità nascente, in un confronto serrato con i temi de Il nome della rosa di Umberto Eco: la tensione tra sapere e libertà, tra ragione e fede, tra parola e realtà.

La parte performativa dell’evento vedrà la partecipazione di Martina Iorio, studentessa del liceo classico “D. Cirillo”  e attrice, e di Luigi Corrente, docente di italiano, latino e greco presso il Liceo classico “D. Cirillo” di Aversa, che daranno voce a testi e passi scelti, intrecciando il linguaggio della scena con quello della filosofia.