“Per ogni donna”/ L’aumento dei crimini durante la pandemia: video intervista al sociologo L. Cacciapuoti

Salve a tutti i lettori che seguono con attenzione anche questo mercoledì 17 marzo la rubrica “ Per ogni donna”, nata da un’idea di Speranza Anzia Cardillo, dottoressa in giurisprudenza e criminologa, in collaborazione con la dottoressa Iolanda Vassallo, psicologa e criminologa.

Il tema che oggi affrontiamo è dettato da tante segnalazioni ricevute rispetto all’incremento di alcuni tipi di reati in tempo di pandemia. In merito a tale argomento, abbiamo chiesto anche l’intervento del dottor Luca Cacciapuoti, sociologo

Intervento della dottoressa Speranza Cardillo.

Prima della Pandemia c’è stato, dati alla mano, un incremento dei crimini e della criminalità.
Con riferimento al femminicidio, ad esempio, sono state più a rischio le donne in fase di separazione anziché in corso di matrimonio o convivenza.
Oggi è esattamente il contrario: tantissime donne hanno perso la vita per mano del proprio uomo mentre vivevano ancora insieme. Talvolta si sono verificati, sempre in questo ultimo anno, reati a danno di donne all’interno di coppie che vivono insieme anche forzatamente perché così in un certo senso impone il nostro stile vita di questo ultimo anno. Non sempre però le violenze di questi mesi sono state denunciate e quindi tante donne hanno sopportato senza rivolgersi alle autorità. Altra differenza riguarda i furti. Prima del covid erano commesse più rapine perché per strada c’erano più persone e anche più furti in appartamenti ma oggi le persone restano in casa molto di più per cui anche questi tipi di furti sono diminuiti. Sono diminuiti i furti nelle ore diurne ma purtroppo in alcune località continuano ad essere commessi i furti nelle ore notturne. Ad esempio il sindaco Michele Apicella di Trentola Ducenta ha scritto nuovamente al prefetto Raffaele Ruberto per denunciare una situazione drammatica per gli abitanti esposti a furti soprattutto di notte e per chiedere un rafforzamento delle forze dell’ordine. I comuni dell’agro hanno espresso già da tempo la necessità di un potenziamento del personale delle forze armate. Questo perché il personale di polizia municipale è impegnato ad effettuare i controlli necessari per fronteggiare l’emergenza da coronavirus. Per il resto, cioè in riferimento un po’ a tutti i luoghi, i furti che vengono commessi in strada riguardano soprattutto le auto. Di solito viene rubato tutto ciò che si trova all’interno. Prima della pandemia erano tornati di una certa frequenza i furti di autoradio e questa tendenza era probabilmente alimentata dalla facile collocazione sul mercato nero di determinati oggetti. Da sempre, infatti, il riciclaggio costituisce un reato molto grave e difficile da contrastare, anche se a mio modesto parere andrebbe incrementata la rete dei controlli. Sono in netto aumento, inoltre, i microfurti commessi anche danno di negozi che vendono beni di prima necessità, espressione del disagio  economico della popolazione.
In aumento anche usura ed estorsione e i reati informatici. Da non sottovalutare il furto anche di animali ma in particolare di cani. È di qualche settimana fa, infatti, la notizia del furto di un’ intera cucciolata di bulldog in via San Nicola, sempre a Trentola Ducenta. Le telecamere di via San Michele hanno anche ripreso il mezzo con il quale sono stati trasportati i piccoli animali . Insomma, concludendo, si può dire che con il mutamento delle abitudini alcuni reati sono in diminuzione ed altri in aumento. Un maggiore controllo sarebbe necessario proprio per prevenire i micro furti che sono aumentati tantissimo. Più video sorveglianza, dunque, più controlli non solo per strada ma anche all’interno degli esercizi commerciali e un rafforzamento delle forze dell’ordine o anche la presenza dell’esercito sul territorio, così come è stato chiesto da alcuni amministratori locali.

Intervento della dottoressa Iolanda Vassallo Credo che sia opportuno parlare di CYBERCRIME durante il nostro periodo di lockdown, in quanto il crimine non si è fermato anzi si è amplificato all’interno delle mura domestiche viste le tante restrizioni e soprattutto si è evoluto attraverso i social network. Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha portato con sé una serie di conseguenze e mutamenti significativi all’ interno dell’ economia che hanno contribuito ad alterare le parti nascoste delle persone patologiche, facendo aumentare in modo sempre più crescente la violenza domestica e la violenza a mezzo internet. Le misure di lockdown imposte da tutti i governi europei hanno comportato una serie di cambiamenti profondissimi nello stile di vita e nei comportamenti dei cittadini in tutto il mondo, ma non dobbiamo trascurare i segnali che ci mandano le vittime di abusi, di molestie e di minacce che subiscono in questo periodo critico. Vi invito a denunciare qualsiasi evento minaccioso che possiate subire,perché ricordatevi che non siete soli nel momento in cui cercate un aiuto concreto.

Intervento del sociologo Luca Cacciapuoti

VIDEO INTERVISTA CACCIAPUOTI