REGGIA DI CARDITELLO: PROSSIMA SEDE DELLA FACOLTA’ DI VETERINARIA . DOTT. DOMENICO BOVIENZO : ” FINO AD OGGI NEL SITO SOLO EVENTI COREOGRAFICI. COSI’ SI VUOLE CONTRASTARE LA FUGA DI CERVELLI?”

di GIOVANNA PAOLINO

San Tammaro .  ” Non credo che si possa serenamente affrontare il problema del futuro dei giovani casertani se prima le Istituzioni e la Politica non decidono di  ottimizzare l’utilizzazione di beni che , con una adeguata gestione, sarebbero in grado di rappresentare una svolta economica per la nostra terra e per la formazione professionale delle nuove leve : mi riferisco all’ex Canapificio, all’ ex Macrico e alla Reggia di Carditello”.

 

Queste le parole del Dott. Domenico Bovienzo, Agronomo, che ha partecipato martedi’ 30 ottobre 2018 al Convegno- Dibattito ” Giovani Casertani: quale futuro” organizzato dall’Associazione ” Riprendiamoci Caserta” con il Patrocinio del Comune di Caserta.

”  La fuga dei cervelli – spiega Bovienzo – e’ un  fenomeno che la nostra provincia vive in modo evidente ma  al quale si potrebbero dare risposte esaustive : mi indigna  l’indifferenza di quanti , pur avendo la possibilita’ di farlo, indugiano sulla  problematica allontanando sempre piu’ , e in modo definitivo, i giovani dalla nostra terra”.

Ancora una volta, Domenico Bovienzo non le manda a dire :  sono  ben note, ormai, la sua battaglia per la riqualificazione dell’ex Canapificio in viale Ellittico, dei giardini della Reggia di Caserta, dell’ex Macrico , e della Reggia di Carditello.

” Se solo  vi fosse la volonta’ precisa di restituire a questi siti la loro specifica destinazione- dice  Bovienzo- avremmo  restituito all’economia casertana la sua dignita’ e consentito alle giovani generazioni di mettere in campo le loro competenze professionali proprio qui, nel posto in cui sono nate”.

” Ad esempio – continua-  come si puo’ parlare di riqualificazione della Reggia di Carditello se , e i  recenti fatti di cronaca ahinoi  lo confermano, questa zona e’ completamente abbandonata alla criminalita’ organizzata. In fondo, al di la’ di vuoti proclami e di isolate manifestazioni culturali, niente , ma davvero niente e’ stato fatto  a tutt’oggi per la Reggia di Carditello”.

 

” Oggi si parla , quasi con stupore,  della fuga dei cervelli dalla provincia di Caserta- arringa Bovienzo – e poi si lascia morire una realta’ come Carditello che, lo ricordo, sorta per volonta’ di Carlo III di Borbone , fu trasformata da Ferdinando IV una dinamica azienda agricola, ben progettata nelle infrastrutture edili e ben organizzata negli allevamenti di pregiate razze equine, nella produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli e caseari. Oggi, di questa realta’ del nostro territorio non rimane niente : solo fumus honoris”.

Le parole di Domenico Bovienzo hanno un valore ben preciso : quello, cioe’, di mettere la classe dirigente casertana dinanzi a precise responsabilita’ riguardo alla crisi economica della nostra provincia e alla conseguente fuga di cervelli dei giovani.

” E’ un boomerang contro di noi, contro il nostro futuro, contro la nostra stessa sopravvivenza – afferma Bovienzo”.

Va ricordato che Domenico Bovienzo ha dato un notevole contributo per la costituzione della Fondazione dei Professionisti per Carditello.

” La Reggia di Carditello , nonostante tutto, continua a vivere una situazione di degrado e di abbandono. Serve una maggiore sinergia istituzionale e professionale . Nonostante le buone intenzioni del Presidente della Fondazione Reggia di Carditello , l’ex Ministro Luigi Nicolais, il sito borbonico non e’ fruibile come , invece, avrebbe dovuto essere –  dice  Bovienzo – le stanze della Reggia , ad esempio, non sono messe a progetto e non sono risanate . Sarebbe necessario che la Fondazione Real Sito di Carditello si interfacciasse con gli Esperti e con i Professionisti della Fondazione Carditello per stilare un programma operativo in grado di riqualificare concretamente il sito borbonico “.

  

Sta di fatto che la Reggia di Carditello non  si propone all’esterno con validi interlocutori in grado  di intraprendere un fruttuoso dialogo con le realta’ economiche e culturali del territorio : si pensi che all’interno della Reggia non  sono ubicate  ne’ la sede della Fondazione per Carditello ne’ la sede della Fondazione dei Professionisti e degli Ordini Professionali  che si propone come finalita’ quello di restituire alla Reggia gli antichi splendori ed il suo reale valore storico e artistico attraverso la partecipazione aperta di tutti gli Ordini Professionali determinati a perseguire le finalita’ indicate nello Statuto.

” Sarebbe opportuno – continua- che la Fondazione dei Professionisti per Carditello avesse una logistica all’interno del Parco della Reggia , una sorta di Infopoint per quanti vi accedono in grado di fornire spiegazioni e dare notizie e chiarimenti  sul sito”.

Secondo le recenti notizie, fra qualche tempo dovrebbe essere operativa all’interno del Parco una squadra di Carabinieri a cavallo . Si parla anche di trasferire nella Reggia di Carditello la facolta’ di Veterinaria della Universita’ degli Studi della Campania ” Luigi Vanvitelli”: sembra, anche , che siano  stati stanziati i relativi finanziamenti da parte della Regione Campania.

Resta da chiedersi per quale ragione non si procede alla realizzazione dei progetti proposti.

” Se questo accadesse- commenta Bovienzo – avremmo  compiuto un piccolo passo in avanti nell’ottica di una gestione scientifica e razionalizzata del sito”.

” Quella che appare oggi – conclude – e’ solo una Carditello coreografica: ogni tanto viene organizzato un evento che non serve a niente. La Reggia , invece, dovrebbe ospitare tutti i giorni eventi dedicati all’agricoltura e al settore agroalimentare con il preciso obiettivo di potenziare l’economia e il turismo della nostra terra e di  garantire un adeguato futuro ai nostri giovani”.