Ricostruire la vera sinistra

Ricostruire la vera sinistra

Di Fiore Marro

Caserta  19 luglio 2018

Eppure soffia ancora..

Si vive il peggiore connubio mai visto. Un equivoco incomprensibile da parte di quelli che hanno spacciato per sinistra il matrimonio con il neoliberismo, l’immigrazione di lavoratori stranieri assunti non con contratti nazionali ma con salari molto più bassi favorendo così la concorrenza, senza speranza, con i lavoratori italiani; bisognerebbe ricordarli tutti a partire dal PSI di Craxi che abrogò la scala mobile che permetteva ai lavoratori di mantenere il loro potere di acquisto a mano a mano che l’inflazione aumentava i prezzi. Inchiodare alle sue responsabilità D’Alema che tagliò le pensioni come voleva la destra, ma con la sola differenza che fu un taglio più “democratico”, cioè distribuito in qualche anno in più ma fatto lo stesso.

Senza dimenticare quello che ha fatto Prodi quando autorizzò l’espulsione di 80mila lavoratori dalle Ferrovie dello Stato. E tanti rimproveri e maledizioni ai sindacati che hanno collaborato con la politica della concertazione, prima accordi con la Confindustria poi assemblee di fabbrica per convincere i lavoratori che tutto era necessario per far lavorare i giovani e per qualche spicciolo in più in busta paga. Giovani assunti con i contratti formazione a salari più bassi che ovviamente facevano concorrenza agli operai anziani, magari al padre stesso.

E tanti altri calci nel culo per le rottamazioni, i ricatti della Fiat che ha succhiato soldi pubblici dall’INPS ed é comunque andata via.

E prendere a pernacchie Renzi per il jobsact, la definitiva eliminazione di ogni tutela dei lavoratori resi tutti ancora più precari e ricattabili.

Il punto di vista di classe totalmente sacrificato sull’altare di una visione tutta subalterna alle compatibilità dei capitalisti, del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Centrale Europea.

Ricostruire la vera sinistra significa ribaltare quella visione, affermare che se una azienda é di interesse nazionale ma il padrone vuole chiuderla la Costituzione ne prevede l’esproprio per fini di pubblica tutela, affidando ai lavoratori la sua gestione in forma cooperativa.

E significa pensare a una tassa sui grandi patrimoni, altro che flat tax ma super tax, per finanziare una banca nazionale pubblica che usa le ricchezze per finanziare investimenti nazionali, nuovi progetti, infrastrutture.

E significa dire no alla NATO, oggi che Trump chiede più soldi per le spese militari come se non bastassero i 64 milioni di Euro al giorno che cadono tutti sulle spalle delle masse popolari italiane.

Sono solo spunti.

Ma certo non é con la barbarie dei precari contro gli ultimi che i problemi si risolveranno.

Anzi. Di questo passo ci stiamo infilando in una guerra civile tra italiani.

Secondo l’Osservatorio sulla spesa militare Mil€x, il Pentagono ha firmato con la Lockheed Martin un nuovo contratto che contiene anche l’ordine italiano. Versato un acconto di 10 milioni di euro.

CONTRASTARE LA LOGICA DELL’IMPRESA CAPITALISTICA PRIVATA NELL’INTERESSE DELLE MASSE POPOLARI !

– Politica fiscale e monetaria per predisporre un piano di sviluppo e di piena occupazione

– Produzione pubblica di beni collettivi

– Finanziamento di infrastrutture pubbliche di ricerca, salvaguardia dell’ambiente, pianificazione del territorio, mobilità sostenibile, cura delle persone.

– Tutela dei beni indispensabili per lo sviluppo delle forze produttive, per l’equità sociale, per il progresso civile.

Sennò tornatevene in Piemonte e fateci provare da soli.