di NUNZIO DE PINTO
SAN NICOLA LA STRADA – Una società che invecchia – al pari di quella attuale in ambito europeo, nazionale e regionale – si differenzia sia sotto il profilo dei bisogni e delle potenzialità espressi dal suo capitale umano, sia rispetto all’organizzazione sociale ed al sistema di relazioni, ai processi decisionali, agli orientamenti culturali e agli stili di vita rappresentativi.
Oggi siamo qui a sottolineare come l’Amministrazione comunale del Sindaco Vito Marotta non abbia ancora tenuto in debito conto gli “anziani”, grande risorsa di saggezza, e non ha dato disposizione affinché possa essere redatto un apposito Regolamento che tenga conto anche di loro. Fra l’altro, il diritto degli anziani è fissato anche nell’articolo 25 della Carta dei Diritti dell’Unione Europea, quando afferma che “l’Unione europea riconosce e rispetta il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale”.
Per quanto riguarda l’Italia, la recente evoluzione nell’ambito dell’organizzazione del welfare ha visto la regolamentazione a livello nazionale del settore dell’assistenza sociale sulla base di una multidimensionalità di interventi a favore del benessere del cittadino (Legge quadro nr. 328 del 2000 e successive), ed è stata sensibilmente caratterizzata dal passaggio di competenze dal livello centrale alle Regioni ed agli enti locali in relazione a materie quali la tutela della salute (Legge costituzionale 18 ottobre 2001, nr. 3).
Con la Legge Regionale nr. 21 del 18-10-1989, in Campania è stata istituita la Consulta regionale per gli anziani, col ruolo di consulenza per gli organi della Regione nella materia relativa alla presente legge. Il Comune di San Nicola la Strada dovrebbe promuovere l’educazione ad una cultura che valorizzi la Terza Età, per rendere possibili le trasformazioni sociali, culturali ed economiche che esaltino la soggettività degli anziani come protagonisti; in particolare dovrebbe agevolare lo sviluppo di forme di autogestione e di volontariato tra gli anziani allo scopo di garantire la loro autonomia personale ed anche la capacità di rimanere attivamente impegnati nel contesto sociale, avvalendosi proprio della Consulta Comunale degli Anziani.
La Consulta Comunale degli Anziani dovrebbe proporre di realizzare un miglioramento nella qualità della comunicazione e nella reciproca informazione in ordine a problemi, servizi ed iniziative che investano la tutela dei diritti dei cittadini anziani e, più in generale, gli interessi dell’intera collettività. Per il conseguimento di tali scopi la Consulta dovrebbe promuovere iniziative di conoscenza della realtà del mondo degli anziani, avvalendosi anche, a tale scopo, di organismi ed associazioni di volontariato impegnati nel settore; promuovere la realizzazione di convegni, incontri, dibattiti, attività ginniche, ecc…, sulla condizione degli anziani; fornire pareri, quando ne venga fatta richiesta dalla Giunta Comunale, su provvedimenti inerenti la materia; avanza proposte al Consiglio, alla Giunta e al Sindaco per l’adozione di atti spettanti ai vari organismi nell’ambito del settore; rivolge, quando lo ritiene necessario, interrogazioni al Sindaco o alla Giunta.
Non dimentichiamo che il 15 ottobre 2015, nel corso del suo discorso programmatico al Consiglio comunale, Vito Marotta disse, fra l’altro, “…. Crediamo, infatti, che l’amministrazione locale debba promuovere percorsi partecipativi, rinsaldando il patto tra Istituzione e Cittadini, dove il Comune amministri in modo più trasparente, equo, garantendo servizi di qualità…..”. Dunque, gli Anziani hanno bisogno di un aiuto, cominciamo con l’istituzione della Commissione Comunale degli Anziani.